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Jerry Calà: “Con Mara Venier fu un amore travolgente, ma io non ero all’altezza”
Jerry Calà e Mara Venier oggi condividono una grande amicizia ma, in passato, tra di loro c’è stato qualcosa di più. Entrambi, in diverse occasioni, hanno parlato del loro (breve) matrimonio e l’attore è tornato sull’argomento, in un’intervista al Corriere della Sera.
Jerry Calà e il matrimonio con Mara Venier
Dalle pagine del Corsera, Jerry Calà ripercorre tante tappe della sua vita, personale e professionale. Dalla nascita de I Gatti di Vivolo Miracoli, fino ai programmi tv e ai film, c’è tanto spazio anche per alcuni aneddoti più o meno noti.
Oggi Calà e Mara Venier sono ottimi amici: “La nostra canzone è: ”Gente come noi, che non sta più insieme, ma che come noi, ancora si vuol bene””.
Alle spalle hanno un matrimonio di breve durata: “Scegliemmo una cappella a caso, non avevamo i testimoni, prendemmo due persone al volo dal casinò, una ballerina e un croupier, festeggiammo con una pizza a forma di torta o una torta a forma di pizza, non ricordo”, ha detto l’attore.
Quello con Mara Venier, ha detto Jerry Calà, è stato “un amore travolgente” che si è trasformato in una “grande amicizia”. In tante occasioni, la conduttrice ha parlato di alcuni tradimenti da parte di lui, facendo riferimento anche a un episodio avvenuto proprio al party di nozze.

A proposito di quella vicenda, Calà ha detto: “Non è vero. Organizzammo un party per gli amici al Chucheba di Castiglioncello. Mentre Renato Zero cantava, io parlavo fitto fitto con una tipa. Mara, fumantina e gelosa, mi rincorse per tutto il locale. Renato era entusiasta: ‘‘Ahò, quanto me so’ divertito”. Le donne sono più mature, io a 32 anni ero un cazzone, non all’altezza”.
La carriera
Andando alla carriera, Calà ha spiegato come sono nati i Gatti di Vicolo Miracoli, con Franco Oppini, Umberto Smaila e Nini Salerno: “Da un lato c’era l’agenzia delle entrate, dall’altro un bordello: uscivi comunque in mutande. I nostri ci volevano ingegneri o dottori. Così, in una fredda mattina di gennaio del 1971, io, Franco (Oppini), Umberto (Smaila) e Nini (Salerno) scappammo di casa. E sul pulmino per Roma passammo ore a scegliere il nome del gruppo. Vinse quello”.
Andando invece ai film, l’attore ha ricordato che in “Sapore di mare” fu preso a ceffoni da Virna Lisi. L’episodio più divertente, però, riguarda “Vacanze di Natale“: “Una banda di matti, padroni di Cortina. La sera si faceva baldoria. Una notte mi addormentai in baita, ciucco, dopo aver bevuto la ”coppa dell’amicizia”, mix di grappe. Mi dimenticarono e rimasi lì. L’indomani venne a prendermi per le orecchie un furibondo Aurelio De Laurentiis”.
In ultimo, nell’intervista Jerry Calà ha anche parlato dell’infarto che lo ha colpito lo scorso marzo, ricordando che, mentre i dottori gli mettevano gli stent, gli hanno chiesto di dire il suo celebre tormentone: “Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi”.