Come calmare il neonato con il metodo Karp

di Claudia Scorza


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Esiste un nuovo metodo per calmare il pianto dei bambini in modo efficace e semplice: il metodo Karp. Ideato e messo a punto dal dottor Harvey Karp, uno dei pediatri più famosi e apprezzati d’America, autore di Un bambino felice. Il nuovo modo per calmare il pianto dei vostri figli e aiutarli a dormire più a lungo e consulente di molte mamme star di Hollywood.

La sua metodologia si basa  sulle “5 S“: Swaddling, Side/Stomach, Shushing, Swinging e Sucking, ossia cinque mosse da praticare quando il bambino si agita e inizia la fase di pianto. Esse possono essere tradotte nel seguente modo:

  1. Swaddling fasciare il neonato: la mamma deve tenere le braccia lungo i fianchi del bambino come se fosse avvolto in fasce, lasciando che le anche e le gambe si muovano liberamente.
  2. Side/Stomach positionposizionare il neonato sul fianco o sulla pancia: girare il bambino su un fianco o prono perché in queste due posizioni il bambino si calma più facilmente, per poi cambiarlo di posizione quando si addormenta per evitare il rischio di SIDS.
  3. Shushing sussurrare al neonato “ssshhh”: per riportare il bambino nella tranquillità dell’utero è importante ricreare quel rumore a cui il neonato è stato abituato per nove mesi; tale suono è molto simile al sibilo “ssshhh” che si usa quando si invita qualcuno a fare silenzio, ma pronunciato con una certa intensità. Per facilitarvi potete cercare su internet il suono “rumore bianco” che riproduce proprio quei rumori simili a quelli che il bebè udiva nell’utero materno.
  4. Swinging (and jiggling) – cullare e dondolare il neonato: ai bebè piace molto essere cullati e dondolati tra le braccia dei genitori, ma per evitare l’insorgenza di possibili coliche, il movimento prodotto dovrebbe essere veloce e con un’oscillazione breve, di circa tre centimetri.
  5. Sucking – dare ai neonati il ciuccio da succhiare: uno dei gesti che tranquillizza maggiormente i bambini piccoli è succhiare, per questo si usa il ciuccio per calmarli o per aiutarli ad addormentarsi. Lo stesso meccanismo, ovviamente, avviene anche durante l’allattamento.

Sembra che queste cinque azioni, se usate contemporaneamente e in modo corretto, possano assicurare ai genitori la calma del proprio bambino e un sonno tranquillo e prolungato. Secondo Harvey Karp, però, questo metodo ideale può essere benissimo adattato alle esigenze e alle preferenze di ogni bambino, vista la notevole diversità di comportamento che caratterizza un bebè da un altro.

Il segreto sta nello scoprire quale sia la mossa più adeguata o la combinazione perfetta di alcune di esse per apportare benefici al proprio bambino, valutando modifiche in base al momento e alle reazioni mostrate dal neonato.

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