5 consigli per educare i bambini al rispetto degli altri

di Claudia Scorza


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Il rispetto è alla base di qualunque tipo di relazione ed è il fondamento su cui costruire ogni società. Oggigiorno capita sempre più spesso di sentire notizie e fatti di cronaca che sono frutto di una grande e potente mancanza di rispetto nei confronti degli altri, sfociando in atti di violenza sulle donne, comportamenti di bullismo, volgarità e abusi quotidiani. Ma il rispetto nei confronti degli altri, per esistere, esige che ci sia in primis il rispetto per se stessi, diventando una parte costitutiva ed essenziale di ogni essere umano. Visto e considerato che i bambini di oggi saranno gli adulti di domani, ecco 5 consigli per educare i bambini al rispetto degli altri in modo semplice e naturale, trasmettendo loro questo importante valore.

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Dare il buon esempio in famiglia

Il modello della famiglia è fondamentale per far vedere ai bambini su cosa si fonda il rispetto reciproco. Se in casa esistono piccole forme di ingiustizie, abusi o violenza quotidiana, il bambino facilmente introietterà questi modi di comportarsi come giusti e normali, sviluppando modelli simili. È importante mostrare ai nostri figli nella vita di tutti i giorni che si ottengono relazioni migliori e paritarie con il rispetto degli altri e di se stessi, pur nel rispetto dei ruoli genitori-figli.

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Stabilire regole e limiti senza umiliare

Urla e litigi aggressivi, frasi umilianti, prese in giro e senso di fallimento portano il bambino ad essere un adulto predisposto ad umiliare il prossimo. Sono già evidenti a tutti i ripetuti atti di bullismo nelle scuole, spesso frutto di atteggiamenti di superiorità nei confronti di coetanei che sembrano meno capaci o meritevoli di stima. Proprio per questo è importante stabilire dei limiti senza umiliare i bambini, mostrando loro cosa è giusto e sbagliato, cosa si può o non si può fare, sempre nel rispetto e in un clima di serenità. Un atteggiamento ferreo da parte del genitore non deve essere confuso con un atteggiamento eccessivamente rigido e intransigente, capace solo di mortificare l’altro.

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Insegnare ai bambini ad ascoltare le proprie emozioni

Per crescere un bambino rispettoso ed equilibrato, è importante insegnargli un’educazione sentimentale capace di fargli superare le emozioni negative. A tutti capiterà di provare emozioni e sentimenti difficili da gestire, come rabbia, paura e vergogna, e il compito di noi genitori è proprio quello di aiutarli a riconoscerle e a dare loro un nome, senza demonizzarle. Un bambino che prova continuamente vergogna per il suo modo di essere o fare potrebbe diventare un adulto insicuro e violento, così come un bambino spaventato che non sa gestire la rabbia e la frustrazione sarà molto probabilmente un bambino aggressivo che si sfoga sui compagni. I bulli, infatti, non sono altro che bimbi a cui non è stato insegnato a reagire in modo intelligente ai sentimenti di rabbia.

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Rispettare la loro personalità

È molto importante, fin da subito, impegnarsi a rispettare la personalità e l’individualità di ogni bambino. Il vostro secondogenito, infatti, non sarà mai uguale al vostro primo figlio perché ogni bambino è a sé e ha bisogno di attenzioni e approcci diversi. Se voi siete i primi a rispettare la sua “diversità” ed esclusività, anche lui sarà in grado di rispettare gli altri in modo naturale e spontaneo. In certi casi non sarà nemmeno necessario insegnare ai bimbi che l’alterità è una caratteristica preziosa da apprezzare e rispettare, perché per loro sarà una cosa assolutamente normale e assimilata.

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Non evidenziare le differenze tra maschi e femmine

Molto spesso all’asilo o a scuola si tende a fare una distinzione molto netta tra maschi e femmine, un po’ per gusti e interessi, un po’ per convenzione. Quello che potete fare voi per far sì che i bambini si percepiscano come due generi perfettamente paritari, è trasmettere un senso di assoluta parità tra uomo e donna. E questo vale anche in casa, dove non per forza le faccende domestiche spettano alla mamma! Provate a mixare i ruoli uomo-donna senza fortificare schemi nettamente distintivi tra i due generi. In questo modo potrete evitare che, una volta cresciuti, le femmine si percepiscano come categoria inferiore e i maschi come superiore, crescendo, invece, donne sicure del proprio valore e meno inclini alla sottomissione e uomini rispettosi delle donne e meno facili a comportamenti violenti o denigratori.

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