Per molti, la ricerca di una relazione soddisfacente e duratura nel tempo è un obiettivo primario. Tuttavia, mantenere una coppia felice e solida richiede impegno, dedizione, comprensione reciproca e non sempre amore e felicità vanno di pari passo. A dimostrarlo sono le tante relazioni disfunzionali e amori tossici che ci ritroviamo a vivere ogni giorno […]
5 regole per gestire un divorzio civilmente e ridurre gli effetti collaterali
E’ la cosa più bella nella vita di una coppia, ma rischia di trasformarsi in un inferno quando l’amore svanisce e ci si rende conto che il divorzio forse è la scelta più saggia, anche se purtroppo ci sono di mezzo dei figli. Ma come si gestisce civilmente un divorzio? C’è un modo per renderlo più indolore possibile? Sì, ma solo se ci si attiene a qualche piccola regola.
Ridurre al minimo i pettegolezzi e lasciare gli estranei “fuori”
Quando di mezzo ci sono dei bambini una separazione si rivela molto più delicata: bisogna trovare un equilibrio e cercare di rendere poco doloroso un divorzio che in ogni caso avrà delle conseguenze e stravolgerà la vita dei figli. Anche se non è esattamente la verità, cercate di rimanere “uniti” come genitori, dando ai bambini l’impressione che anche se il matrimonio finisce la famiglia resta.
Mai coinvolgere i figli
Un divorzio è sempre una battaglia per chi vuole cosa e chi vuole chi e spesso ad andarci di mezzo sono figli con genitori irresponsabili che li costringono a schierarsi da una parte o dall’altra. Mai, e poi mai, coinvolgerli nella diatriba di coppia.
Divisione dei beni, ecco il nodo che arriva al pettine
Il divorzio divide la coppia ma anche i beni, e quando si tratta di interessi materiali le cose si complicano, e una separazione civile rischia di protrarsi a lungo, in attesa di un giudice che dovrà decidere cosa è giusto e cosa no. Armatevi di un po’ di buon senso e scegliete la scorciatoia: una separazione consensuale è più rapida e indolore di un divorzio in cui i coniugi non trovano un accordo tra di loro…per non parlare delle spese legali, che in questo caso si triplicano.
Niente dispetti o soverchierie, non bisogna dimostrare nulla a nessuno
Supponendo che la più comune delle cause che porta al divorzio sia un “terzo incomodo” che si inserisce in un momento di crisi, nel coniuge tradito e abbandonato spesso scatta la fase delle angherie. Per quanto doloroso un atteggiamento del genere è poco maturo e troppo teatrale e inoltre non vi fa per niente onore.
Niente pettegolezzi e processi di colpe, i panni sporchi si lavano in famiglia
Cosa succede quando una coppia decide di divorziare? Si cerca l’appoggio di amici e parenti per screditare il futuro ex coniuge. Anche se è stato l’altro a volere il divorzio o vi ritrovate un marito fedifrago, evitiamo di rendere gli altri partecipi dei nostri drammi familiari. Alla fine il divorzio è una questione di dignità, anche quando si è arrabbiato o delusi. Basta affrontare la situazione con molta forza per rimettersi in piedi velocemente.
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