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Probiotici per i bambini, quali sono i migliori e quando sono utili
I probiotici sono microrganismi vivi che, se inseriti regolarmente nella dieta sotto forma di integratori e/o di alimenti, sono in grado di modificare l’equilibrio batterico del corpo umano. Ingerendo i probiotici con lo yogurt o gli integratori è infatti possibile aumentare nel nostro corpo i “batteri buoni”, i quali automaticamente combatteranno i batteri nocivi, riducendo di conseguenza il rischio di infezioni. I probiotici per bambini sono molto utili per curare e prevenire determinate infezioni e sintomatologie associate.
Quando sono utili i probiotici per i bambini
Secondo i moderni studi, l’integrazione di probiotici nella dieta dei bambini serve come forma di prevenzione e cura dei disturbi associati ai malanni di stagione, allergie, infezioni virali e per una dieta più sana e ricca. In particolare, i probiotici per bambini servono soprattutto nel trattamento della dissenteria virale e per prevenire lo scombussolamento intestinale associato agli antibiotici.
Cosa dicono gli studi
Si è visto che i neonati e bambini che mangiano alimenti probiotici – soprattutto yogurt – nelle prime fasi della crescita, nei casi di dissenteria da gastroenterite virale acuta guariscono circa un giorno prima degli altri. Invece non vi è alcuna prova che i probiotici siano davvero efficaci nel trattamento della diarrea associata agli antibiotici, anche se l’evidenza confermerebbe tale tendenza alla guarigione anticipata.
I probiotici, inoltre, possono contribuire a ridurre l’eczema atopico nei bambini, mentre non è chiaro se funzionino come protezione a lungo termine contro le allergie. I probiotici, tuttavia, possono dare efficaci benefici di salute nei bambini e neonati sani, ma non dovrebbero essere somministrati ai bambini che sono cronicamente o gravemente malati o che hanno un sistema immunitario compromesso.
Quali sono i probiotici per bambini
Il Lactobacillus Casei Shirota deve il suo nome a Minoru Shirota (1899-1982), un microbiologo giapponese che a partire dagli anni Venti fece ricerche su come i fermenti lattici presenti nello yogurt ponessero le basi fondamentali per una vita lunga e sana. Queste ricerche lo portarono, nel 1930, alla scoperta di un fermento probiotico che isolò selezionandone poi il ceppo batterico più resistente, il Lactobacillus Casei Shirota. E’ particolarmente indicato per migliorare il sistema immunitario intestinale.
Il Lactobacillus rhamnosus GG è più efficace per contrastare le infezioni da rotavirus (responsabile di numerose forme di gastroenterite, specialmente nel bambino) e per le manifestazioni da dermatite atopica.
Il Lactobacillus Reuterii, è utile per le dissenterie di origine virale, ma secondo alcuni recenti studi potrebbe essere d’aiuto per alleviare le coliche gassose nel neonato. Il Lactobaillus Casei infantis e il Johnsonii, infine, possono essere utili in particolare se il bambino soffre di stipsi.
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