Lino Banfi ricorda la moglie Lucia: “Aiutatemi a sognarla, è morta da 6 mesi ma ancora non ci riesco”

di Redazione


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Lino Banfi conserva più vivido che mai il ricordo della moglie Lucia, scomparsa nello scorso mese di febbraio. La perdita della consorte è una ferita sempre aperta per l’amatissimo attore, che è tornato a parlarne in un’intervista.

Lino Banfi ricorda la moglie Lucia

Lucia Lagrasta, moglie di Lino Banfi, è morta lo scorso febbraio dopo aver lottato a lungo contro l’Alzheimes. Ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dell’attore, che non dimentica mai di parlare di lei.

Tra le cose che l’addolorano, il fatto di non essere ancora riuscito a sognarla, come ha spiegato dalle pagine del Corriere della Sera: “Aiutatemi a sognarla, sono trascorsi sei mesi dalla sua morte e ancora non ci riesco. Credo però sia molto impegnata a parlare bene di me con la gente giusta, e infatti mi stanno arrivando molte richieste di lavoro. Insomma, sta lavorando molto in questo periodo e non ha tempo per venirmi in sogno”. 

Lino Banfi e la moglie Lucia
Lino Banfi e la moglie Lucia

L’intervista è stata occasione anche per parlare della sua carriera, a cominciare dalla scelta del nome d’arte, che gli suggerì Totò: “All’epoca lavoravo nell’avanspettacolo all’Ambra Jovinelli. Il padrone del teatro mi apprezzava molto e mi dette un bigliettino di presentazione per il Principe de Curtis. Andai a trovarlo a casa. Mi accolse elegantissimo nella sua vestaglia, mi chiese come mi chiamavo, risposi: Pasquale Zagaria, ma ho scelto Lino Zaga. Lui inorridì, sentenziando: nel mondo dello spettacolo accorciare il nome porta fortuna, accorciare il cognome porta jella. Seguii il consiglio“.

“Banfi, poi, venne dal mio impresario: faceva anche il maestro elementare, dal registro di classe, tirò fuori il cognome del primo scolaro in lista” ha raccontato l’attore che, oltre a interpretare ruoli comici, ha recitato un testo teatrale drammatico, ”Il vespro della Beata Vergine”.

Dal passato al presente, l’attore pugliese ha rivelato al Corsera che al momento è al lavoro con Mario Sesti su un docu-film nel quale ripercorrerà la sua storia professionale e privata: “Non sarà un lungometraggio, né un cortometraggio, sarà un largo-metraggio. Voglio far lavorare tutti i personaggi che sono dentro di me: dal Commissario Lo Gatto all’allenatore nel pallone, dal Pasquale Baudaffi del Vieni avanti cretino a Nonno Libero, e tanti altri… li interpreto tutti e li faccio rivivere. E poi, come Zagaria Pasquale, mi arrabbio con tutti loro, dicendo: voi esistete perché esisto io, se non ci fossi stato, sareste tutti morti di fame!”, ha detto Lino Banfi.

Foto: Depositphotos.com.

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