Francesco Facchinetti e il “parrucchino”: “Fate coming out. Io l’ho fatto e la mia vita è cambiata”

di Romina Ferrante


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Francesco Facchinetti non ha mai nascosto il suo controverso rapporto con i capelli. Il noto cantante, dj e conduttore tv milanese soffre infatti di alopecia androgenetica, un problema ereditato dal padre Roby Facchinetti, con cui convive da diverso tempo e che lo ha spinto in questi anni a cercare una possibile soluzione. Così è corso più volte ai ripari, spendendo anche grosse cifre per evitare che la stempiatura diventasse sempre più pronunciata.

Oggi il dj 43enne pare avere trovato la soluzione che fa per lui. Attraverso un reel condiviso su instagram Facchinetti ha mostrato orgoglioso la sua nuova patch cutanea e insieme al suo hair designer Fabrizio Labanti ha lanciato un messaggio ai suoi colleghi che già ne fanno uso, ma che non hanno il coraggio di ammetterlo.

L’appello ai vip: “Abbiate il coraggio di dirlo”

La patch cutanea è una protesi innovativa, un nuovo metodo di infoltimento dei capelli, che ha fatto tornare il sorriso a tanti personaggi del mondo dello spettacolo. C’è però ancora molta reticenza nel parlarne per via dello stigma sociale che colpisce chi indossa le protesi, giudicate ridicole e inutili.

In proposito è intervenuto Facchinetti che ha voluto dare la sua testimonianza: “Patch neomelodico, signori e signori, guardate!”, commenta nel video il dj riferendosi al suo nuovo infoltimento, intonando una canzone neomelodica.

Il video prosegue con le parole di Labanti: “Sono tantissime le persone che anche tu conosci che hanno il patch cutaneo, però c’è vergogna ad ammetterlo”.

“Io non capisco – replica Facchinetti – sono attori, cantanti, presentatori, calciatori: hanno la patch cutanea ma non hanno il coraggio di dirlo. Siamo in un mondo ‘body positive’ e non capisco, dato che tanti di loro supportano il body positive, perché non abbiano il coraggio di fare coming out”.

“Ovviamente ognuno può fare quel che gli pare” – prosegue Facchinetti – “Vi posso però dire che quando io l’ho fatto, la mia vita non è cambiata, anzi, è cambiata in meglio. Non è che ora, quando esco per strada, mi gridino: ‘Scemo!’. Se me lo dicono è per altri motivi…Mi piacerebbe che dei personaggi italiani famosi abbiano il coraggio di dire che hanno anche loro la patch cutanea, perché non succede niente, anzi, la vostra vita migliora. E porta anche fortuna”, conclude il dj.

La scelta di Facchinetti fa sicuramente riflettere. In un mondo dove si sente spesso parlare di “body positive” e si parla dell’importanza di mostrarsi con le proprie imperfezioni, essere onesti riguardo alle soluzioni che si adottano per affrontare problemi di perdita di capelli o altri aspetti fisici non dovrebbe essere fonte di vergogna o giudizio. Al contrario, l’apertura e la sincerità possono portare ad una maggiore accettazione di sé e a un miglioramento generale della qualità della vita.

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