Anna Lou, figlia di Morgan e Asia Argento: “Non voglio soldi, faccio la rider

di Romina Ferrante


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Anna Lou Castoldi è figlia d’arte. Nata dalla relazione d’amore tra Morgan e Asia Argento, oggi la giovane ventunenne ha deciso di seguire la sua strada lontano dai riflettori e mantenersi da sola.

La giovane donna resa popolare per la sua famiglia tutt’altro che ordinaria e la sua partecipazione alla serie tv Netflix “Baby“, si è trasferita da un po’ di tempo in un piccolo borgo, insieme alla sua fidanzata, e si guadagna da vivere lavorando come rider.

“Consegno le pizze, ho lavorato come cameriera, ho fatto persino il manovale, ho dipinto case e i traslochi. Un po’ di tutto”, ha raccontato a Fanpage.it.

Spesso cura dei dj-set in Portogallo, esperienza che le dà una carica e un’energia pazzesche e grazie a cui riesce ad essere apprezzata, senza che venga tirata in ballo la sua famiglia, come avviene nel nostro Paese. Non a caso ha scelto come nome d’arte “Dj Normal”, una scelta non casuale visto che è cresciuta sentendosi da sempre un alieno.

Una vita lontano dai riflettori

Nonostante la sua sia una famiglia decisamente anormale, Anna Lou Castoldi ha ereditato la verve creativa dei genitori. Ha infatti una grande passione per l’arte, la musica, la scrittura e la recitazione, anche se nel tempo ha sviluppato una certa avversione per il mondo dello spettacolo e tra i suoi più cari amici ci sono artisti non conosciuti.

“Sono le persone creative quelle che mi hanno formato di più. In molti “figli di” trovo che la loro esperienza sia molto distante dalla mia. C’è differenza tra successo e creatività. Naturalmente conosco bene cosa significa essere famosi, infatti a volte mi chiedo se alcune caratteristiche della mia personalità siano naturali o un riflesso di quello che mi influenza. Come per esempio l’avversione per il gossip. Ma ognuno ha le proprie in base alle esperienze vissute”.

In passato la Castoldi ha sofferto di depressione, cosa che l’ha spinta a parlare dei suoi problemi di cui “non bisogna vergognarsi”.

Per un periodo ha abbandonato i social, convinta che il cellulare non facesse altro che enfatizzare l’angoscia di questa società iperattiva, prendendo un vecchio Nokia e inserendo i 10 contatti fondamentali,

L’Italia “spinge i giovani, le minoranze e i diversi altrove”

Durante l’intervista Anna Lou ha poi spiegato di stare pensando di andare a vivere all’estero, perché l’Italia non è il Paese ideale per costruire una famiglia con la donna che ama. L’Italia “spinge i giovani, le minoranze e i ‘diversi’ altrove”.

Per fortuna l’essere costantemente a contatto con personaggi di ogni genere l’ha fatta crescere senza pregiudizi. “Io mi approccio a chi vive per strada o a chi è famoso nello stesso modo, siamo tutti esseri umani. Ci tengo a creare connessioni in base al valore della persona e mai in base alle sovrastrutture, come fama, soldi o ceto sociale. Il mio cervello non riesce proprio a spingersi a ragionare per categorie”.

Un futuro nel cinema?

E sul suo futuro ha poi ribadito: “Molte cose possono essere la mia strada in questo momento. Sono aperta allo sviluppo di me stessa rispetto al mondo in tutte le forme d’espressione. È difficile dare una struttura, per ora, a questo mio bisogno di esprimermi e cerco di farlo in ogni ambito. Forse di riflesso, o per mia indole, c’è qualcosa che nel cinema italiano di oggi mi blocca. Ho quasi l’ansia a buttarmici”.

Per quanto il cinema sia una mia passione, quasi quasi preferirei stare dietro alla macchina da presa più che davanti” – ha spiegato Annalou Cstoldi. “Mi piace scrivere sceneggiature, pensare alla direzione dei film o della fotografia. Essere un soggetto, cioè una attrice, non mi dispiace ma se è solo una delle parti del progetto complessivo a cui partecipare. Preferirei essere più parte integrante della creazione di una rappresentazione. Se qualcuno pensa che possa essergli utile parteciperei volentieri, perché i mezzi penso di averli visto che sono cresciuta nell’ambiente”.

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