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I sequel dei film più brutti di tutti i tempi
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Nella storia del cinema ci sono film intoccabili, di cui è persino inimmaginabile la possibilità di realizzare un sequel. Poi ce ne sono altri che, visti gli incassi e il successo raccolto tra il pubblico, portano a produrre un seguito e, infine, ci sono i sequel più brutti di sempre, quelli che proprio non dovevano esistere, a prescindere dal primo film da cui sono tratti. Quante volte siete rimaste deluse nel vedere il seguito di un film che avete amato tantissimo? Troppe, purtroppo. Anzi, sono rari i casi in cui i sequel siano paragonabili (o quasi) al film d’origine. Ma a cosa è dovuta questa grande delusione? Il motivo principale dello scarso successo dei sequel è di solito da riscontrare nelle grandissime aspettative che si creano, ma che, in realtà, non seguono un’idea precisa: ci si aspetta qualcosa di incredibilmente straordinario e superiore ai capitoli precedenti, ma non si sa bene cosa. Ecco, allora, una breve selezione dei sequel dei film più brutti di tutti i tempi da cui stare lontani!
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Basic Instinct 2 (2006)
Se il primo ha fatto sognare un sacco di maschietti, il secondo tradisce qualunque aspettativa. Torna la femme fatale Catherine Tramell, interpretata sempre dalla bellissima Sharon Stone, coinvolta in nuovi omicidi a Londra, e ad indagare troviamo il dottor Michael Glass (David Morrissey), uno psichiatra che lavora per Scotland Yard. Il sequel di Basic Instinct ha vinto ben quattro premi nell’edizione del 2006 dei peggiori film della stagione cinematografica precedente, i famosi Razzie Awards, come Peggior film, Peggior attrice protagonista, Peggior sceneggiatura e Peggior prequel o sequel. Insomma, un vero flop!
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Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008)
Il quarto capitolo della saga di Indian Jones ha deluso tutti i fan dell’amatissimo archeologo, nonostante in regia ci fosse Steven Spielberg. La versione stanca e anziana del protagonista interpretato da Harrison Ford (in forma smagliante, dobbiamo dirlo!) non convince, soprattutto sul piano della trama: la missione è quella di fronteggiare gli agenti dell’Unione Sovietica, capitanati da Irina Spalko – una bravissima Cate Blanchett – mentre sono alla ricerca di un teschio di cristallo. Il quarto sequel di Indiana Jones, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, delude soprattutto per la storia debole che lascia il pubblico a bocca asciutta.
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Dirty Dancing 2 (2004)
Il primo Dirty Dancing – Balli proibiti del 1987 è stato un vero successo e scommetto che tutte voi lo avete adorato, sognando di trovare un giorno uno come Johnny che vi dicesse la famosa frase: “Nessuno può mettere Baby in un angolo”. Ecco, il suo sequel, Dirty Dancing 2, è stato davvero un altro mondo, nel vero senso della parola: il film riutilizza la stessa trama di base, ma l’ambientazione passa dal Nord dello stato di New York a Cuba, e dagli anni Sessanta alla fine dei Cinquanta, proprio durante i giorni della rivoluzione di Fidel Castro. Cosa abbia a che fare con il primo film interpretato dalla bellissima coppia Patrick Swayze– Jennifer Grey proprio ci sfugge.
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Speed 2 – Cruise Control (1997)
Del sequel di Speed rimane solo Sandra Bullock, mentre al posto di Keanu Reeves, che saluta tutti e si dirige per altri lidi, è stato scritturato Jason Patric. La grande originalità del film sta nel cambio di ambientazione: si passa dall’autobus alla nave da crociera. Solita solfa per quanto riguarda la trama, secondo la quale la barca viene dirottata e se ne perde completamente il controllo. Questo film è stato deludente per i fan della velocità e dei film di azione, soprattutto per quelli che avevano apprezzato l’adrenalina del primo. Speed 2 – Cruise Control ha lasciando tutti senza parole.
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Transformers – La vendetta del caduto (2009)
Film di fantascienza del 2009, il sequel di Transformers, Transformers – La vendetta del caduto è stato piuttosto deludente, poi proseguito con Transformers 3 e Transformers 4 negli anni successivi. I produttori esecutivi sono sempre Michael Bay e Steven Spielberg ma il film non è piaciuto e ha ricevuto recensioni negative da parte della critica, soprattutto per quanto riguarda la trama, la regia e la sceneggiatura. Nominato ai Razzie Awards del 2009 in sette categorie, vinse come Peggior film, Peggior regista e Peggior sceneggiatura. Meglio stare alla larga!
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