‘Viva La Danza’, Roberto Bolle a Domenica In: “Per ballare ho rinunciato all’amore”

di Manuela Zanni


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Nel salotto di Mara Venier a Domenica In, nella scorsa puntata del 28 aprile, Roberto Bolle ha presentato la serata evento Viva la Danza che andrà in onda,  in occasione della Giornata Internazionale della Danza, stasera, lunedì 29 aprile, su Rai 1 alle 21.30.

Roberto Bolle a Domenica In: “Tutti possono amare la danza”

Roberto Bolle, intervistato da Mara Venier durante la puntata del 28 aprile di Domenica In, ha rivelato: “Può essere amata da tutti – ha spiegato il ballerino –. Noi portiamo la danza in strada e cerchiamo di creare questo dialogo tra tutte le persone e la forma d’arte- poi ha aggiunto : “Ho rinunciato a molte cose per la danza, anche in amore”.

Roberto Bolle: “La danza mi ha permesso di fare tante cose”


“Ho iniziato parecchi anni fa perché volevo avere la possibilità di scegliere il mio repertorio. Ho avuto una grande notorietà che mi ha permesso di fare tante cose. Volevo fare qualcosa di diverso e non volevo limitare la mia carriera e interpretare solo il ballerino in teatro. Ho rischiato ma non mi pento, anzi è stimolante ancora oggi”

Come è iniziata la carriera di Roberto Bolle
 

Il ballerino ha spiegato che è riuscito a inseguire il sogno di diventare ballerino anche grazie al supporto della sua famiglia. “Avevo solo sei anni quando mia mamma mi ha portato in una rinomata scuola di ballo a Milano – ha aggiunto –. Ho iniziato ad amare la danza a 4 anni. Avevo dei riferimenti classici e moderni. I primi anni sono stati difficili ed ho avuto momenti di cedimento. Mi mancava l’affetto quotidiano. Ho ballato davanti al Papa e alla Regina ed è stata un’emozione assurda. La danza è una scuola di vita e ha cambiato profondamente il mio carattere”.

Viva la Danza

Si tratta di uno spettacolo evento realizzato grazie al sostegno del Ministero della Cultura in collaborazione con Rai per celebrare l’arte della danza in Italia. Tra gli ospiti, oltre ad alcune delle stelle più brillanti della danza provenienti da tutto il mondo, Elodie, Katia Follesa, Francesco Pannofino, Fabrizio Biggio, Valentina Romani.

In occasione della Giornata Internazionale della Danza, il 29 aprile, in prima serata su Rai 1 un grande spettacolo evento voluto da RAI e dal Ministero della Cultura e ideato da Roberto Bolle per celebrare l’arte della danza in Italia.”Viva la Danza” – prodotto da Rai Direzione Intrattenimento in collaborazione con Ballandi e Artedanza srl – sarà innanzitutto una grande festa di tutti i generi di ballo, un grande gala realizzato al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze, uno dei teatri più grandi del mondo, gioiello di innovazione.  Il format – originale e pensato ad hoc dall’Étoile per l’occasione – prevede al centro un grande gala strutturato come se fosse il celeberrimo “Roberto Bolle and Friends”, lo spettacolo con il quale Bolle ha incantato i palchi più prestigiosi e suggestivi del mondo.

Non solo danza classica…

Ma non c’è solo la danza classica, sono molti i generi rappresentati che animano il teatro. Ogni tipo di danza, dall’hip hop allo swing, dal latinoamericano al tip tap, in ogni angolo del Maggio Musicale Fiorentino. Il racconto si arricchisce poi di molti filoni narrativi intrecciati che rendono lo show una celebrazione allegra e sorprendente: c’è il dietro le quinte dove non solo si incontreranno gli artisti un attimo prima dell’esibizione, ma dove si intrecciano anche racconti e storie di danza e di vita e i meccanismi del teatro e i suoi “abitanti”, un piccolo mondo magico con le sue regole. Allo sguardo frontale della televisione si aggiunge quello più intimo e insieme sregolato dell’occhio di una telecamera destinata a fare riprese per un documentario e quindi impegnata a catturare lo spirito della danza nella sua massima espressione, che ci fa entrare in un mondo fantastico, poetico e insieme divertente e fuori dagli schemi. 
Per realizzare questo impianto così articolato, oltre ai grandi danzatori, Bolle ha chiamato in aiuto alcuni artisti del mondo della musica, del cinema e della televisione cui ha affidato parti del racconto.  Sul palco anche i bimbi del Coro delle Voci Bianche del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino il cui canto viene accompagnato da una coreografia originale di Roberto Bolle e il compositore e violinista Alessandro Quarta. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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I sacrifici, però, sono stanti tanti. «Se non avessi fatto il percorso della danza con questa dedizione sarei una persona diversa – ha concluso –. Ho rinunciato a molte cose per la danza. Ho limitato anche le fughe d’amore, lo ammetto. Mi rifarò però».       

  

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