Verissimo, Carlotta Ferlito racconta gli abusi subiti e la malattia della mamma

di Manuela Zanni


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Carlotta Ferlito, ex ginnasta azzurra, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo su Canale 5, è tornata sul tema degli abusi fisici e psicologici subiti nel corso della sua carriera sportiva. Ha, inoltre, parlato della malattia della mamma. Scopriamo, di seguito, le sue toccanti parole.

Il racconto ( toccante) di Carlotta Ferlito a Verissimo

Carlotta Ferlito, l’ex ginnasta azzurra che ha partecipato a due Olimpiadi, è tornata a parlare delle violenze fisiche e psicologiche subìte durante i suoi anni da atleta. Lo ha fatto nel salotto di Silvia Toffanin, ospite a Verissimo su Canale 5, dove ha svelato i retroscena amari di una carriera scintillante (la giovane ha conquistato, tra le altre cose, un argento nella specialità della trave e un bronzo di squadra europeo).

Carlotta Ferlito

Gli amari retroscena del mondo dello sport

Carlotta Ferlito ha raccontato in tv degli abusi subiti nel mondo della ginnastica: “Non denunciai all’epoca perché c’era molta omertà- ha aggiunto e continuato – Questo sport non può e non deve essere più fatto di violenze psicologiche e fisiche”. Come quelle sperimentate da lei stessa in passato, ad esempio: «Mi ricordo una volta che è volata una sberla, durante un allenamento. Per fortuna i miei genitori mi sono sempre stati vicini e li ringrazio”.

Carlotta Ferlito

“Lo sport non può essere fatto di violenze psicologiche e fisiche”

Gli abusi subiti lasciano un segno anche al di fuori della palestra: “Quando mi confrontavo col mondo esterno mi sentivo sempre meno sicura. Da lì ho iniziato a non vedermi più, a non mangiare più. Mi sentivo amata e apprezzata solo quando facevo la ginnasta e andavo alle olimpiadi. Era come se la gente non mi volesse più bene”. Momenti difficili che ha affrontato e, sembra, anche superato: adesso si mostra sicura di sé e afferma di voler “decidere come, quando e dove inizia e finisce la mia carriera, essere autonoma, anche scomoda se serve, non obbedire a nessuno. Io ogni giorno cerco di migliorare, proprio come facevo in passato da atleta, solo che oggi lo faccio da persona, da donna. E stavolta lo faccio da sola, senza nessuno che possa decidere per me cosa è giusto e cosa è sbagliato”.

Carlotta Ferlito

“Gli abusi vanno denunciati”

L’ex Azzurra aveva già toccato questi temi qualche tempo fa, nel suo monologo mandato in onda durante la trasmissione Le Iene, su Italia 1. Occasione in cui aveva dichiarato: “Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione, o essere chiamata “maiale” per aver osato mangiare un biscotto in più”. “Noi siamo piccolissime quando iniziamo l’agonistica. Alla mia prima olimpiade avevo 17 anni. Quando sei così piccolo non hai ancora la consapevolezza, o il carattere, per reagire”.

“Ho avuto paura delle conseguenze”

E se episodi di questo tipo sono capitati a tutti, Ferlito ha aggiunto che nei suoi confronti aveva percepito un particolare accanimento dopo che ha iniziato ad avere attriti con un allenatore. Ne sono derivati abusi fisici ma soprattutto psicologici, come alcune frasi che le sarebbero state ripetute: “Non vali niente”. O: “Questa gara non la fai perché quell’altra persona è meglio di te”. Allora, tuttavia, non denunciò per la “paura di essere esclusa”, visto che all’epoca sul tema “c’era molta omertà”.

“Mia mamma si sta spegnendo”

E ancora Carlotta Ferlito ha raccontato a Verissimo la malattia della mamma, colpita dalla Sla.“Mia mamma non sta bene e non starà meglio. Cerchiamo di accompagnarla verso quella che sarà la sua fine, verso un’altra vita, nel modo più sereno possibile. Ha cominciato a non stare bene da gennaio 2022. Lei non ama le visite mediche, ma siamo riusciti ad avere una diagnosi di una malattia neuromotoria degenerativa a novembre 2022. Ha iniziato a perdere il controllo del suo corpo velocemente. Lei è giovanissima, ha 58 anni”, spiega la ginnasta.

“Non c’è soluzione”

Le condizioni della madre peggiorano di giorno in giorno: “Non c’è una soluzione e non c’è miglioramento. Ho cercato di starle vicina. Ora non riesce più a esprimersi e facciamo fatica a capire cosa vuole dire e cosa vuole trasmettere. È brutto perché la sua mente è lucida, ma non riesce a comunicare. Lei è completamente consapevole del decorso della malattia“. Per cercare di farla soffrire il meno possibile, Carlotta Ferlito spiega che recentemente la donna è stata portata in un hospice: “Lei ha già preso tutte le decisioni e le rispetto. Io non potrei mai accettare di non avere il controllo del mio corpo, quindi spero che il suo dolore termini il prima possibile. Da figlia, penso che il dolore più grande sia vedere spegnersi il volto di tua madre. Io lo vedo spegnersi giorno dopo giorno”.


 

 


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