Le coppie più belle della letteratura

di Cinzia Rampino


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Romeo e Giulietta dell’omonima opera letteraria di W. Shakespeare può essere senza dubbio considerata la coppia più in della letteratura mondiale. Il loro amore ha fatto commuovere decine di generazioni anche in tempi moderni. Si è trattato, aimè, di un amore impossibile, per certi versi, ieri come oggi.

Orfeo ed Euridice. Lui è un musicista straordinario e quando sua moglie Euridice muore perchè viene morsa da un serpente, Orfeo scende negli Inferi per persuadere Ade a ridarle Euridice. Grazie alla sua musica celestiale e colma di disperazione per la morte della sua amata, Orfeo riesce a ricondurre Euridice nel regno dei vivi… ma la storia non finirà qui, perchè, purtroppo, anche questa è una tragedia.

Tom e Daisy, protagonisti de Il grande Gatsby, capolavoro letterario di F.S. Fitzgerald, costituiscono un’altra delle coppie “impossibili” della letteratura contemporanea. La loro unione-non unione mette in scena il dramma dell’amore, vinto e sconfitto dai sentimenti quali l’avidità, l’opportunismo e la banalità.

Otello e Desdemona dell’opera letteraria “Otello” di W. Shakespeare è un’altra coppia tragica: lui la uccide perchè la crede adultera e poi si uccide a sua volta quando scopre che non era vero, ma tutto frutto della sua gelosia. Il loro è un amore ossessivo e terribilmente contemporaneo che mette in luce temi di grande narrativa e attualità.

Paolo e Francesca sono una delle coppie più appassionate e sfortunate della letteratura. Personaggi storici realmente esistenti, sono stati resi celebri dal V canto dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. I due rappresentano le principali anime condannate alla pena dell’inferno dantesco, nel cerchio dei lussuriosi. In vita furono cognati e questo amore li condusse alla morte per mano del marito di Francesca.

<<Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense>>.
Queste parole da lor ci fuor porte.

Dante Alighieri, Inferno V, 100-108

E, a proposito di Dante Aligheri, la coppia Dante e Beatrice, sebbene simbolo di amore platonico, entra, a buon merito, nella top list delle coppie letterarie famose. L’amore del povero Dante era così grande ma negato, tuttavia, che lui, altro non potè fare, che mettere la sua amata nel suo Paradiso… letterario ovviamente.

Lancillotto e Ginevra (storia che ispirò l’amore tra Paolo e Francesca, per’altro) sono un amore infedele: di lei per il bel cavaliere, a sua volta fedele, invece, al marito di lei, Re Artù. Purtroppo, mai si saprà la verità su come andarono le cose poichè l’onore e la storia avranno la meglio sui sentimenti, portando Lancillotto a chiudersi in Monastero e la bella Ginevra a restare segretamente innamorata.

Tristano e Isotta, per quanto nessuno lo ricordi, prende spunto da un mito celtico, in cui pozioni e filtri d’amore erano all’ordine del giorno. E’ fu proprio una pozione magica, erroneamente somministrata, a fare innamorare la bella Isotta figlia del re d’Irlanda, di Tristano, nipote del re Marco di Cornovaglia, di cui Isotta era, invece, futura moglie. Quando l’incantesimo finisce, l’amore resta, ma la realtà ha la meglio sul sogno e i due non potranno più amarsi.

Ma, allora esiste l’amore a lieto fine? Beh, sì, nelle fiabe… ma questa è un’altra storia!

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