Meghan e Harry da Oprah Winfrey: il silenzio di Carlo

di Alice Marchese


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Passata quasi una settimana dall’intervista bomba di Harry e Meghan da Oprah Winfrey, persistono ancora le discussioni soprattutto per quanto concerne l’accusa di razzismo.
Nonostante non si siano soffermati sull’identità di chi abbia discriminato un membro della royal family, l’affermazione ha destato notevole scalpore.

«Sarebbe troppo dannoso nei suoi confronti», ha spiegato l’ex attrice. Creando quindi una sorta di «caccia al razzista» all’interno di casa Windsor: la frase incriminata è «non sappiamo quanto scura sarà la pelle del bambino», gli unici al riparo dalle critiche sono la regina Elisabetta e il marito Filippo. «Non possiamo rivelare chi sia stato a pronunciare determinate parole, ma non loro due», hanno chiarito i Sussex.

A pronunciarsi in seguito al discorso a dir poco sconvolgente è stato William che ha affrontato in prima persona la questione durante un meeting: «La royal family non è razzista». Una presa di posizione che per ora non è arrivata dal principe Carlo, che si è trincerato nel silenzio totale: «Si è sempre sentito anti razzista dalla testa ai piedi», rivelano fonti al Daily Mail, «non accetta un’accusa del genere e non vuole discuterne in pubblico».

Anche la Regina ha espresso il suo profondo dispiacere in seguito a quanto accaduto. A prenderne le parti, però, è arrivata – tra gli altri – Karen Gibson, fondatrice e leader del Kingdom Choir, il coro gospel che ha cantato durante il royal wedding di Harry e Meghan. «È stato Carlo ad invitarci e si è soffermato con noi per farci i complimenti», ha rivelato l’artista a TMZ. «Ha avuto un comportamento davvero gentile, non può essere stato lui ad aver detto una frase simile». In effetti apparirebbe assai strano.

Al netto delle critiche che possono essere mosse al principe del Galles, sia sulle scelte di vita che sulla leadership, bisogna ricordare che è stato lui – con grande piacere – ad accompagnare Meghan all’altare il giorno del matrimonio. Un episodio che però non lo ripara abbastanza dalle accuse: a scagionarlo definitivamente, forse, dovrebbero pensarci proprio i Sussex.

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