Le donne di Messina Denaro, dall’amante segreta alla fedele complice: le lettere e la gelosia

di Redazione


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Matteo Messina Denaro e le sue amanti. Sono almeno due le donne dell’ex capo della mafia siciliana che stato catturato dai Ros di è Palermo. In questi giorni sono tante le notizie che circolano circa la vita privata di Messina Denaro e tante riguardano il suo rapporto con il sesso femminile. Da quello che trapela, con la maestra arrestata, Laura Bonafede, Messina Denaro avrebbe intrattenuto un rapporto particolare. In queste ore è anche spuntata un’altra donna che avrebbe avuto una relazione con l’ex capo di Cosa nostra, una donna che, secondo quanto avrebbe dichiarato, non conosceva l’identità vera di Messina Denaro che si faceva chiamare con un altro nome.

Il rapporto tra Messina Denaro e la Bonafede

I Carabinieri del Ros hanno arrestato Laura Bonafede, maestra e figlia dello storico boss di Campobello di Mazara, Leonardo Bonafede che secondo le indagini, sarebbe stata vicina a Matteo Messina Denaro e farebbe parte della rete di complici che ha protetto il capomafia durante la latitanza. La Bonafede avrebbe provveduto alle necessità di vita quotidiana del latitante, gli avrebbe fatto la spesa per fargli avere rifornimenti temendo che potesse essere contagiato dal Covid e non potesse uscire, avrebbe condiviso con lui un linguaggio cifrato per tutelare l’identità di altri protagonisti della rete di protezione del boss e curato con maniacale attenzione la sua sicurezza. La a maestra è sposata con il mafioso ergastolano Salvatore Gentile, in cella per aver commesso due efferati omicidi su ordine proprio di Messina Denaro ma lo stesso capo mafia avrebbe intrattenuto una relazione sentimentale con lei: “Ha addirittura instaurato con lo stesso uno stabile rapporto quasi familiare coinvolgente anche la figlia Martina Gentile”, scrivono i giudici. La donna dunque è ritenuta sentimentalmente vicina al boss.

Le lettere d’amore

“Avevo pensato che avrei avuto un po’, anzi molto tempo per me e poter stare con te in modo ‘rilassato’ e invece tutto il contrario“. Lo scriveva in una lettera indirizzata a Matteo Messina Denaro, Laura Bonafede. La donna, nell’occasione, rimpiangeva di non averlo potuto incontrare. Era dicembre del 2022 e a impedire gli incontri tra i due, secondo gli inquirenti, era stata la malattia della figlia. Nella lettera successiva, che risale al 2 gennaio, la Bonafede scrive: “in televisione c’è il Re Leone, mi sarebbe piaciuto vederlo con Depry (soprannome del boss al quale Bonafede scrive fingendo di parlare di un terzo) e ridere insieme alla frase: ‘io rido in faccia al pericolo e il pericolo è il mio mestiere’. Mi manca tutto, anche guardare un film assieme“.

L’amante segreta in latitanza.

Ora spunta un’altra amante segreta di Messina Denaro. Pochi giorni dopo l’arresto la donna è andata dai carabinieri con il suo avvocato a raccontare di aver avuto con quell’uomo una relazione. In realtà – avrebbe detto – lui si era presentato come Francesco Salsi, medico in pensione, e solo dopo la cattura lei, insegnante di matematica, aveva scoperto chi fosse davvero. Lui l’aveva corteggiata, pur sapendo che era sposata, ed era nato un rapporto. Una versione che cozzerebbe con il fatto che la donna in questione è moglie di un arrestato per mafia ritenuto vicino al boss di Campobello di Mazara Franco Luppino.

Laura Bonafede era gelosa dell’altra amante

Dell’amica del boss parla il gip che ieri ha disposto l’arresto della maestra Laura Bonafede. Nelle pagine della misura cautelare vengono fuori l’irritazione e la gelosia della maestra verso l’ultima frequentazione del capomafia. L’amica di Messina Denaro viene chiamata in codice da Bonafede “Sbreghisi”. Insomma, pare che Messina Denaro, durante i suoi 30 anni trascorsi in latitanza, abbia intrattenuto relazioni con più donne più o meno consapevoli di chi realmente fosse. Chissà se le indagini faranno spuntare altri nomi di donne che hanno avuto a che fare con lui.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria

Nell’aula della Corte d’Assise di Venezia, continua il processo a carico di Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Oggi, il pm Andrea Petroni terrà la sua requisitoria, delineando i dettagli del delitto avvenuto l’11 novembre dello scorso anno. Le parti civili rappresentano il padre, i fratelli, la nonna e lo zio della vittima. […]

×