Rifiuti tecnologici, i consigli per smaltirli in sicurezza

di Cinzia Rampino


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Attenzione: i rifiuti tecnologici non vanno smaltiti nella normale spazzatura! Come mai?

Le apparecchiature tecnologiche ed elettroniche contengono sostanze chimiche pericolose come piombo, cadmio, berillio, mercurio e ritardanti di fiamma bromurati. Questi materiali hanno un alto rischio di inquinare l’aria, il suolo e l’acqua.
Lo smaltimento dei rifiuti tecnologici ed elettronici (RAEE) , perciò, non deve seguire lo stesso percorso degli altri tipi di rifiuti, in quanto inquina in modo diverso l’aria e la falda, con effetti disastrosi. I rischi per la salute legati al cattivo smaltimento dei rifiuti tecnologici vanno da quelli connessi alle malattie renali alle pericolose mutazioni genetiche.

La buona notizia è però che esistono diverse opzioni per il corretto smaltimento dei rifiuti tecnologici.

Rivolgersi ai centri certificati per lo smaltimenti rifiuti e-waste (RAEE)

In Italia il principale sistema collettivo per la gestione eco-sostenibile dei rifiuti tecnologici è rappresentato dal Consorzio ReMedia. Nato dalla necessità di mettere in pratica la norma Ue sui RAEE, oggi conta oltre 1000 soci. Tra questi ci sono molte delle aziende più famose, come Samsung, Sharp, D-link, Motorola e Philips.

Riciclare invece di smaltire

Il cosiddetto indotto di riciclo e-waste ha un trend favoloso in quanto ad indici di riciclaggio. Anche in questo caso, l’opzione migliore è quella di rivolgersi ai centri specializzati per il riciclaggio RAEE dislocati sul territorio nazionale, che siano certificati nel fare questo lavoro. Ovviamente anche noi, nel nostro piccolo, possiamo educarci alla cultura del buon riciclo, cercando soprattutto di evitare gli sprechi e l’usa e getta del RAEE. Sicuri che il nostro rifiuto vada eliminato davvero?

Centri di smaltimento e riciclaggio rifiuti tecnologici

In Italia esiste il Centro di Coordinamento RAEE il cui ruolo principale è quello di garantire che tutto il Paese venga servito e che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee. I Sistemi Collettivi hanno il compito di gestire il trasporto ed il trattamento ed il recupero dei Rifiuti di Apparecchiature Elettroniche ed Elettriche sull’intero territorio nazionale.

E’ interessante notare che al fine della corretta gestione e l’attento smaltimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettroniche ed Elettriche, lo Stato ha recentemente introdotto anche l‘eco-contributo RAEE, un contributo ambientale applicato sui nuovi prodotti messi in vendita a partire dal 12 novembre 2007 dedicato proprio alla gestione dei prodotti di scarto.

Software e App per lo smaltimento rifiuti tecnologici

Esiste anche un Software di gestione RAEE, il Prometeo RAEE, che permette all’utente di essere facilitato in numerose operazioni come l’individuazione delle aree di stoccaggio e che, dopo lo smaltimento, rilascia il documento dell’avvenuto corretto smaltimento dei RAEE.

Creare eventi di smaltimento per gruppi organizzati

Se lo smaltimento è pesante da fare da soli, create una rete: vicini, amici, gruppi che abbiano la stessa esigenza e che vogliano riciclare e smaltire insieme. Si può ad esempio stilare un calendario con i giorni di riciclaggio o creare delle giornate formative per imparare come smaltire e riciclare i rifiuti tecnologici.

Vendita dei rifiuti tecnologici

Telefoni cellulari, televisori, cavi di alimentazione, dispositivi GPS, altoparlanti, lettori DVD, Desktops, Laptop, Notebook ecc. sono anche molto ricercati sul web, dove possono essere sempre oggetto di compravendita anche se rotti e non funzionanti. Persino donarli è sempre meglio che smaltirli!

LEGGI ANCHE:

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria

Un importante passo avanti nella lotta contro l’Alzheimer è stato compiuto: anche l’Unione Europea ha dato il via libera a lecanemab, il primo farmaco capace di rallentare la progressione della malattia se somministrato nelle fasi iniziali. Dopo gli Stati Uniti, il Giappone e il Regno Unito, l’UE si unisce ai paesi che riconoscono l’efficacia di […]

×