Riposino pomeridiano per i bambini: fino a che età?

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Alla risposta “Riposino pomeridiano per i bambini: fino a che età?” le risposte della scienza e degli esperti sono diverse e per la maggior parte tutte valide. Il punto però non è decidere a tavolino che il riposino sia giusto o no, valido o no, e se c’è un’età in cui dovrebbe smettere. Il punto è “come nostro figlio sta meglio?” e anche “come stiamo meglio noi genitori?”.

Come dice il Prof. Ferrari, dell’ospedale Pediatrico di Torino, ad esempio, nel suo libro I bambini crescono nonostante gli adulti, molte “cosette” che i nostri figli fanno, sono abitudini, giuste o sbagliate, che i genitori danno loro, per un bisogno personale, per quieto vivere o perchè credono giusto fare in un modo, invece che in un altro con i loro figli.

Per quanto riguarda il riposino pomeridiano dei bambini, proprio il Prof. Ferrari, ad esempio, incita a chiedersi che cosa ci spinga a ritenere questa abitudine giusta o da eliminare nella nostra famiglia e nella crescita di nostro figlio… E, se ci dovessimo rendere conto che la richiesta è solo apparentemente lecita, ma più profondamente è invece funzionale a diverse esigenze della famiglia (far dormire i bambini per avare un po’ di tempo per noi, ad esempio, o non farli dormire per paura che si sveglino durante la notte), allora la risposta sarebbe già contenuta nella motivazione della nostra stessa domanda.

Allora chiediamoci: perchè interrompere o inserire un riposino pomeridiano nella vita dei nostri figli?

Possibili scenari:

Bambini abituati al riposino pomeridiano

Verso i 3 anni, i bambini iniziano a frequentare la scuola materna e, in molti casi, hanno già frequentato il nido. Gli asili nido abituano spesso i bimbi al riposino pomeridiano di gruppo. Viceversa, se i bambini sono stati in casa con noi e si sono abituati a dormire nel pomeriggio, hanno già acquisito un ritmo che porteranno con loro nella scuola materna e che sarà bene mantenere o, viceversa, cambiare piano piano e solo se sarà necessario farlo.

Bambini non abituati al riposino pomeridiano

Ci sono poi bambini che non hanno un’abitudine al riposino e fanno un po’ come capita. Questo è normale fino ai 3 anni, quando il ritmo sonno veglia si sta ancora strutturando. Anche in questo caso, sarebbe bene che il bambino seguisse ancora il suo naturale ritmo senza forzature, salvo diverse indicazioni della famiglia, delle strutture educative (campi scuola ecc) e del pediatra.

Bambini che dormono solo in determinate circostanze

“Quando vanno dai nonni dormono, mentre se stanno a casa con i genitori, non vogliono dormire mai!”. Anche questo è uno scenario possibile. Se i bambini hanno differenti comportamenti rispetto al sonno nei vari ambienti, chiediamoci: quando, nostro figlio sembra più tranquillo ed ha meno ripercussioni sull’umore, la serenità e il sonno notturno? Allora quello è il ritmo giusto!

Bambini che indugiano troppo nel riposino e bambini che non vogliono dormire nel pomeriggio

Secondo uno studio condotto dall’Università americana è tendenzialmente meglio che i bambini dai 4 anni non dormano durante il pomeriggio perchè questo migliora il sonno notturno. Ma anche questa è un’informazione che va presa con le pinze e a seconda delle varie esigenze familiari, di stile di vita ecc. Se i bambini indugiano nel sonno perchè mangiano troppo, ad esempio, o non dormono affatto, perchè sono sotto stress, è bene intervenire creando loro le condizioni migliori per farli riposare. Il sonno, anche se fosse 20 minuti nel pomeriggio, rigenera spesso dagli stress e fa bene a tutto il metabolismo.

Se vostro figlio ama dormire tanto dopo la scuola, ad esempio, può essere che stia cercando di non fare i compiti ma anche che abbia bisogno di ritemprarsi per poi dare il meglio di sé: ma questo lo sa soltanto la sua mamma e il suo papà che decide, di volta in volta, che cosa è meglio fare per lui.

D’altra  parte, secondo recenti studi di psicologia, non c’è un’età per smettere di schiacciare un pisolino… tutt’altro! Quindi l’età giusta per smettere di fare il riposino pomeridiano è quella che ogni bambino sceglie di adottare nelle sue migliori condizioni di vita e salute.