Michelle Hunziker: “Io nonna? Meglio mamma al cubo!”

di Redazione


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Michelle Hunziker è pronta per essere la “mamma al cubo” del piccolo Cesare, figlio della sua primogenita Aurora Ramazzotti e di Goffredo Cerza. Prima di prendere, dunque, dimestichezza con il nuovo “status” di nonna, trova una definizione che fa più al caso suo.

Michelle Hunziker “mamma al cubo”

Con la nascita di Cesare, lo scorso 30 marzo, Michelle Hunziker è ufficialmente entrata a far parte del mondo dei nonni. Sebbene sia molto entusiasta per questo nuovo ruolo, forse non sente adatta a sé la classica definizione di nonna, quindi ha trovato una soluzione alternativa.

“Con la nascita delle mie figlie, questo è il giorno più bello della vita“, ha scritto sui social la conduttrice per dare il benvenuto al nipotino, nato dall’amore tra la figlia Aurora Ramazzotti e Goffredo Cerza. Una gioia che non ha nascosto sin dal momento della rivelazione della gravidanza.

Sull’appellativo di nonna, però, Michelle potrebbe avere qualcosa da ridire. Nelle sue Storie di Instagram, infatti, ha condiviso la prima foto di sua madre, Ineke, con il neonato. Ineke è la bisnonna, quindi la conduttrice gioca un po’ con i diversi appellativi: “Facciamo così: la Ineke è ancora la nonna di tutti e io sarà Mamma al cubo! Va bene?” ha scritto taggando i neogenitori Aurora Ramazzotti e Goffredo Cerza.

La Storia di Michelle Hunziker con Ineke

L’ironia, d’altronde, è una delle sue caratteristiche. Poco prima della nascita di Cesare, in un’intervista a Tv, Sorrisi e Canzoni, aveva rivelato che non avrebbe avuto problemi a farsi chiamare nonna: “Certo e con orgoglio. Ho già coinvolto anche le mie figlie più piccole (Sole e Celeste, di 9 e 8 anni, avute da Tomaso Trussardi, ndr) che vogliono farsi chiamare zie, nonostante siano ancora due bimbe”.

In merito all’argomento è intervenuto anche Gerry Scotti, al suo fianco alla conduzione di Striscia la Notizia, che ha detto: “L’appellativo “nonna sprint” è troppo poco per lei che è conduttrice, mamma, imprenditrice, fa programmi in Italia, all’estero, fa ginnastica, sport, è impegnata nel sociale. Ha ragione Antonio Ricci a chiamarla ”turbo-nonna””.

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