Christian De Sica, biografia, carriera, età, vita privata, moglie, figli

di Redazione


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Christian De Sica

Nasce a Roma il 5 gennaio 1951, quindi ha 71 anni. Christian De Sica è figlio del grande Vittorio De Sica e dell’attrice Maria Mercader. Perde il fratello maggiore, il compositore Manuel De Sica, nel 2014.

“Sono un saltimbanco, mi sento un attore: Mi sento uno showman. Un commediante. Uno che canta, recita, balla. Quando si fa questo mestiere, si dovrebbe saper fare tutto. Un po’ anche mio padre era così, la scuola è quella. Poi certo, c’è chi gli riesce meglio e chi gli riesce peggio”, racconta lo stesso attore sul suo sito ufficiale.

Dopo la maturità classica, va in Venezuela a lavorare in un albergo e proprio qui muove i primi passi come showman. Dopo i primi tempi da cameriere, subito un’audizione e, nel giro di poche settimane, aveva firmato un contratto di cinque anni, cantando in tv. Torna a Roma e, nel 1970, si iscrive alla facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza, senza però terminare gli studi. Dà in tutto 7 esami.

In un primo momento è attratto dalla musica e, nel 1973, partecipa al Festival di Sanremo, con il brano “Mondo mio”: “Mio padre non volle venire, per non offuscare con la sua il momento della mia piccola notorietà, su quel palco prestigioso. Stava invece all’Hotel de Paris a Montecarlo dove poteva giocare, e seguire la serata alla radio insieme a mia madre”, racconta Christian.

Esordio cinematografico

Christian De Sica esordisce sul grande schermo nel 1968, con il film francese “Pauline 1880” di Jean-Luis Bertuccelli. Due anni dopo, Roberto Rossellini gli offre una piccola parte nel suo film televisivo “Vita di Blaise Pascal“.

A questo punto si dedica del tutto alla recitazione, comparendo in diversi film: “Una breve vacanza” (1972), diretto dal padre, “La cugina”  (1974), “Conviene far bene l’amore” (1975), “La madama” (1975), “Bordella” di Pupi Avati (1976), con Gigi Proietti.

Nel 1977 vince il David di Donatello come “Rivelazione dell’anno” per “Giovannino” di Paolo Nuzzi (interpreta il rampollo di una famiglia borghese siciliana che, costretto dal padre, deve sposare una ricchissima nobile, brutta e storpia).

Christian ottiene anche i primi successi di pubblico come comico e conduttore televisivo, grazie ad alcuni varietà della Rai della fine degli anni Settanta, come “Bambole, non c’è una lira” (1978) e “Studio 80” (1979), entrambi con la regia di Antonello Falqui.

Anni Ottanta

Negli anni Ottanta Christian De Sica si dedica interamente alla commedia. Dopo alcune apparizioni  in film come “An almost perfect love” di Michael Ritchie, “Liquirizia” (1979), “Un amore in prima classe” (1980) e “Casta e pura” (1980), di Salvatore Samperi, “Borotalco” (1982), di Carlo Verdone e “Viuulentemente…mia”, arriva “Sapore di mare” (1982).

L’anno seguente è fra i protagonisti dell’archetipo dei “cinepanettoni“: “Vacanze di Natale“, film del 1983 di Carlo Vanzina, con Jerry Calà, Stefania Sandrelli, Moana Pozzi, Riccardo Garrone e Claudio Amendola.

In seguito gira, sempre con la regia di Vanzina: “Vacanze in America” (1984), “Yuppies – I giovani di successo” (1986), “Montecarlo Gran Casinò” (1987), “A spasso nel tempo” (1996) e il suo sequel, l’anno seguente. Nel 1999, “Vacanze di Natale 2000”.

Carlo Verdone e Christian De Sica

Carlo Verdone e Christian De Sica

Christian viene diretto anche da altri registi, come Neri Parenti, sempre per altri cinepanettoni. Torna a lavorare con Pupi Avanti nel 2009, per “Il figlio più piccolo”, interpretando un ruolo drammatico, accanto a Laura Morante e Luca Zingaretti. Ha anche una parte in “The Tourist“, opera seconda del premio Oscar Florian Henckel von Donnersmarck.

LEGGI ANCHE: Christian De Sica, Gaia Nanni critica i cinepanettoni e l’attore risponde.

Gira nei due anni successivi, sempre con Neri Parenti, “Amici miei – Come tutto ebbe inizio“, “Natale in Sudafrica”  e “Vacanze di Natale a Cortina”. Carlo Vanzina lo dirige nel 2011 in “Buona giornata”, mentre nel 2012 gira “Il principe abusivo” e “Colpi di fulmine”

Fiction, regia e teatro

Non mancano per Christian De Sica esperienze nel mondo delle fiction televisive. È protagonista della prima e della seconda stagione di “Lo zio d’America”, nel 2002 e nel 2006, oltre che di “Attenti a quei tre” del 2004, in cui recita accanto al figlio Brando.

È anche regista, sia per la pubblicità che per il grande schermo. Per la pubblicità dirige spot Fiat e Telepiù, mentre al cinema dirige Nadia Rinaldi in “Faccione” (1990), cui seguono le commedie: “Il conte Max” (1991), remake dell’omonima pellicola con Alberto Sordi, “Ricky e Barabba” (1992), “Uomini uomini uomini” (1995), “Tre” (1996), “Simpatici & antipatici” (1998) e “The Clan” (2004).

Per quanto riguarda il teatro, porta in scena nel 2000 e nel 2002 il musical “Un americano a Parigi – Tributo a George Gershwin“, seguito nel 2007 e nel 2007 da “Parlami di me”, diventato poi film con la regia del figlio Brando.

Cinepanettoni e sodalizio con Massimo Boldi

Christian De Sica e Massimo Boldi instaurano un fortunato sodalizio artistico, che dura ben 15 anni e li vede, anno dopo anno, campioni al box-office italiano. Nel 2000 ricevono un David Speciale, per la “puntualità nel presentare pellicole di successo a ogni Natale”, oltre all’ormai consueto Biglietto d’Oro.

La loro collaborazione termina nel 2005, quando Boldi decide di abbandonare casa De Laurentiis. Dopo Boldi, partner di Christian è per qualche film Massimo Ghini, che lo affianca in “Natale a Miami”, “Natale a New York”, “Natale a Rio”, “Natale a Beverly Hills” e “Natale in Sudafrica”.

I due, insieme, caratterizzano la lunga epopea dei “cinepanettoni”. Il cinepanettone diventa un vero e proprio genere: il termine nasce in un primo momento in chiave spregiativa da parte della critica, ma perde poi del tutto quella connotazione. Alcuni critici, al contrario, ne lodano la visione grottesca.

“Il panettone è il mio dolce preferito. Mi piacciono anche le uvette e i canditi, mi piace davvero, mi procura allegria il solo vederlo. Quindi non ho assolutamente niente contro questa definizione che non mi sembra negativa. Ma una cosa è certa, che il cinepanettone lo abbiamo inventato noi e ciò è attestato anche dallo Zanichelli che lo ha inserito nel vocabolario della lingua italiana: la potenza del cinema!”, spiega Christian De Sica.

In queste pellicole, tutte prodotte da Aurelio De Laurentiis, ci sono due presenze fisse: Christian, nel ruolo del marito infedele, romano, antipatico, prepotente, e Massimo Boldi nei panni di un milanese ingenuo e maldestro. “Al cinema, nei film di Natale, non sono io. È un italiano, medio, vigliacco, fedifrago, prepotente, opportunista. Che interpreto. Rendo credibile, sia pur in maniera comica e farsesca”, precisa De Sica.

Vita privata di Christian De Sica, moglie, figli

Christian ha alle spalle un fidanzamento con l’attrice Isabella Rossellini. Sposa nel 1980 Silvia Verdone, sorella di Carlo Verdone, che conosce quando i due sono compagni di classe. Dal matrimonio nascono due figli: Brando De Sica, che ha seguito le orme di famiglia nel mondo dello spettacolo, e Maria Rosa De Sica, costumista.

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Durante i festeggiamenti del Capodanno del 2000, a Cortina D’Ampezzo Christian De Sica rischia di perdere un occhio: rimane vittima dello scoppio di un petardo e, in seguito a questo incidente, riporta un distacco della retina, subendo diversi interventi chirurgici.

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