Moana Pozzi, biografia, carriera, vita privata, come è morta

di Redazione


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Moana Pozzi

Il vero nome di Moana Pozzi era Anna Moana Rosa Pozzi. È nata a Genova, il 27 aprile del 1961 ed è morta a Lione, in Francia, il 15 settembre del 1994. Aveva quindi 33 anni al momento della morte. Per motivi di lavoro, la famiglia si trasferì prima in Brasile, poi in Canada e, alla fine, a Lione. Da qui Moana, nel 1979, si spostò per vivere indipendentemente a Roma.

Ha iniziato a lavorare saltuariamente come modella e comparsa in alcuni film. La carriera cinematografica iniziò nel 1980, con piccole parti in commedie. Proprio di quell’anno fu il primo lavoro in cui compariva a seno nudo, il cortometraggio dal titolo “Smorza ‘e llights ovvero Caserta by night“. Partecipò nel 1981 a Miss Italia, mentre un anno dopo le venne affidata la conduzione di “Tip Tap Club”, programma pomeridiano per bimbi su Rai2.

Cominciò, intanto, a girare film a luci rosse, con pseudonimi sempre diversi (come Linda Heveret e Margaux Jobert), per non farsi riconoscere. Venne comunque scoperta e allontanata dal programma di Rai2. Aveva una sorella minore, Maria Tamiko detta Mima, che per circa tre anni condivise la carriera nel mondo dell’hard, con il nome d’arte “Baby Pozzi”.

I film

La prima pellicola a luci rosse di Moana Pozzi accreditata con il suo nome fu “Fantastica Moana“. Entrò nell’agenzia di Riccardo Schicchi, partecipando anche a uno spettacolo dal vivo.

Ottenne grande notorietà e pubblicità sulla stampa. Da quel momento in poi, girò diversi film e divenne anche molto popolare grazie alla televisione. Iniziò a essere invitata a molti programmi, rivelando anche grandi doti intellettuali e culturali. Fece molta luce sul mondo dei film a luci rosse e sui consumatori.

Moana Pozzi

Moana Pozzi

Pubblicò anche, a proprie spese, il libroLa filosofia di Moana“, fondando una casa editrice diretta dal giornalista Brunetto Fantauzzi. Molto celebre fu anche la sua performance in tv nello show “L’araba Fenice” del 1988: faceva la critica di costume, senza veli o con addosso solo del cellophane trasparente. Nell’estate del 1992 condusse su Italia 1, in seconda serata, il programma “Magico David”, dedicato al mago David Copperfield.

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Divenne anche protagonista di un cartone animato, “Moanaland”, realizzato dal cartoonist Mario Verger, che la vide coinvolta nella regia e fu trasmesso a più riprese da Blob e nelle puntate monografiche dedicatele. Sempre Verger, questa volta da solo, le dedicò un altro film d’animazione: “I Remember Moana“, raccogliendo l’attenzione di Marco Giusti ed Enrico Ghezzi per “Fuori Orario”. Nel 1993 Moana Pozzi sfilò in passerella a Milano, per la griffe di Chiara Boni.

Partito dell’Amore

Nel corso degli anni Novanta scese in politica, con il Partito dell’Amore, presentatosi alle elezioni politiche del 1992. Per quattro mesi fu al centro delle attenzioni dei media per questo motivo. Fu invitata a programmi come “Tribuna elettorale”, riuscendo a farsi conoscere anche all’estero.

Quando, nel 1991, la collega Cicciolina uscì dal Partito dell’Amore, fondato da Riccardo Schicchi e Mauro Biuzzi, Moana rifondò il partito a fine gennaio 1992, concedendo il suo volto per il nuovo simbolo. Furono presentate alcune proposte di legge, con il Partito Radicale, che includevano anche lotta alla corruzione politica e alla criminalità organizzata. L’attrice guidò in prima fila il suo partito alle elezioni politiche del 1992 e alle elezioni comunali a Roma dell’anno successivo.

Come è morta Moana Pozzi

Moana Pozzi è morta a 33 anni, all’Hôtel-Dieu di Lione, dove era ricoverata da cinque mesi, il 15 settembre 1994. La sua morte, ufficialmente dovuta a un carcinoma epatocellulare, forse causato da epatite di tipo B o C, fu improvvisa e inattesa. Non mancarono alcune speculazioni mediatiche. Dopo i funerali, è stata cremata il 19 settembre presso il crematorio dell’VIII arrondissement di Lione.

A cinque anni dalla morte di Moana, nel mese di giugno del 1999 Mauro Biuzzi e la madre, Giovannina Alloisio, costituirono l’Associazione Moana Pozzi. Il sito Internet dell’associazione, aperto nel 2004, è un “museo online” dedicato all’attrice e il maggiore archivio gratuito esistente di immagini, informazioni e documenti originali su tutte le sue attività. Biuzzi, quale Presidente dell’AMP, ha svolto numerosi interventi sui media italiani e stranieri, nonché alcune azioni legali a tutela dell’immagine di Moana.

Vita privata, marito, figlio

Moana Pozzi è stata spostata dal 1991 al 1994 con Antonio Di Ciesco. Ha avuto un figlio, nato nel 1979, di nome Simone Pozzi: non si hanno notizie sul padre biologico ed è stato lui stesso a raccontare la storia nel 2006, nel libro “Moana, tutta la verità”.

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“Nell’estate ’94 andammo in India. Moana stette male, ebbe disturbi gastrointestinali ma non ci preoccupammo, in India era quasi normale. Quando tornammo a Roma però stava ancora male, era dimagrita, debolissima”, raccontò Di Ciesco, parlando della morte di Moana in un’intervista.

All’ospedale di Lione fece una serie di accertamenti e approfondite ricerche. Alla fine la diagnosi, un verdetto terribile: tumore al fegato, dilagante. Moana chiese quanto le restava da vivere e il professore rispose: due, tre mesi…”.

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