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Kung Fu Panda 2 e la moda del Feng Shui: intervista all’architetto Pierfrancesco Ros
Il successo di Kung Fu Panda 2 è legato sicuramente all’estrema simpatia ed ironia del suo protagonista ma anche a un generale interesse che negli ultimi anni vede la Cina al centro delle attenzioni di tutto il mondo, soprattutto da un punto di vista culturale. L’Oriente ha sempre esercitato un notevole fascino, e quello che attira soprattutto noi italiani, inguaribili fashion victim, è ciò che ruota intorno alle ultime novità in fatto di moda e stile.
Non bisogna però affrontare l’argomento in maniera frivola, perché se c’è una cosa che la Cina e il suo popolo trasmettono alla cultura occidentale è proprio il rigore con cui la vita andrebbe affrontata. Sulla base di ciò, abbiamo voluto approfondire un argomento che negli ultimi anni sta riscuotendo grande successo nel campo dell’architettura (e nel mondo dell’interior design in generale): il Feng Shui, disciplina che la cultura cinese sta esportando e che l’Italia sembra accogliere con grande entusiasmo.
Abbiamo intervistato l’architetto Pierfrancesco Ros, direttore della Scuola Italiana d’Architettura Feng Shui, per chiedergli di illustrare e spiegare il Feng Shui per tutti coloro che volessero avvicinarsi a tale arte.
Dottor Ros, su quali principi si basa la disciplina del Feng Shui?
Si basa su principi universali che ritroviamo poi in tutti quei saperi e linguaggi che si perdono nella notte dei tempi ma che rimangono sempre attuali. Uno di questi è l’interazione armonica tra Yin e Yang, ossia le due forze che nella natura tendono l’una a disgregare e l’altra a riunire. Il nostro cuore batte espandendosi e contraendosi così come l’universo intero. È un principio universale che soggiace ad ogni cosa e dal quale si genera l’armonia, e trasportato nella casa o nell’ambiente suggerisce di disporre gli arredi in modo da avere un equilibrio tra pieni e vuoti, tra ombre e luci, tra funzioni e colori, tra tessiture lisce e ruvide, riflettenti e opache…
Come spiegarlo in maniera semplice a chi volesse avvicinarsi per la prima volta a tale arte?
Il Feng Shui è un sapere che ti aiuta ad arredare in modo più armonioso la casa o l’ufficio. Vi è mai capitato di entrare in una casa e pensare “Mamma mia come si sta bene qui”? Il Feng Shui aiuta proprio a comprendere come questo sia possibile e come creare tale atmosfera. E poiché l’ambiente ci influenza, se c’è un ambiente armonico questo creerà armonia in chi vi abita.
C’è qualcosa che non dovrebbe mai mancare o che non si dovrebbe mai dimenticare nella pianificazione di uno spazio che segua il Feng Shui?
Non deve mai mancare l’amore in come si dispongono le cose, pensando a chi dobbiamo accogliere, nutrire, amare, e in tale discorso dobbiamo considerare anche noi stessi. Il Feng Shui è anche molto buon senso: bisogna far in modo che la casa sia calorosa, vissuta, e accolga come un nido pieno di cose che si amano. Non risparmiamoci nel mettere nel modo giusto luce e colore, una casa con i giusti colori luminosi porta luminosità.. e noi ci nutriamo della luce…
Quali dovrebbero essere gli effetti di un arredamento Feng Shui sulle persone che vivono in un ambiente creato seguendone i precetti?
Ricreando armonia in una casa si genera armonia in chi ci vive. Le statistiche hanno riportato che dopo un intervento fatto con il Feng Shui in un posto di lavoro, l’assenteismo è diminuito del 30%. Nella mia esperienza, dopo un intervento Feng Shui ho visto le persone sbloccare e risolvere molte questioni legate alla propria vita. La casa è il nostro “specchio dell’anima”: rappresenta noi stessi, diremo in termini psicologici che condensa tutti i nostri trasfert, ossia proiezioni, da cui riordinare, trasformare e riposizionare oggetti, genera un diretto rinnovo della nostra stessa realtà.
Visto che è ormai alle porte il Natale, festività legata alla convivialità, alla famiglia e allo star bene, ci sono degli accorgimenti da adottare nella preparazione della casa e della tavola?
Tieni ciò che ami, butta via, regala, trasforma ciò che non ami. La vita non è fatta per tenere le zavorre ma per volare. I ricordi del passato che ci legano dobbiamo lasciarli andare. È ora, nel presente, che possiamo trovare la bellezza di cui abbiamo bisogno. Facciamoci un regalo, e mettiamolo in un posto dove possiamo vederlo tutti i giorni. Puliamo casa, rinnoviamo ciò che è vecchio… Dobbiamo sentire che il Natale non è qualcosa da festeggiare una volta all’anno, ma un monito a ricordare di onorarsi e onorare la vita stessa ogni giorno. Quando addobbiamo la casa, la puliamo, la coloriamo, mettiamo le luci, prepariamo l’albero, dobbiamo sentire che lo stiamo facendo per noi stessi. Per la tavola suggerisco di usare il bordò, il giallo e l’arancio, che portano vitalità e solarità, insieme con argento e oro, che simboleggiano ricchezza e preziosità.
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