Ragadi al seno: sintomi e rimedi naturali

di francesca


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Durante la fase post-parto alla neo mamma può capitare di avere a che fare con dei disturbi dovuti al grande cambiamento che il suo corpo ha appena subito. Uno dei fastidi più comuni sono le ragadi al seno, non preoccupanti dal punto di vista della salute ma comunque limitanti e dolorosi per la mamma. Compaiono nelle donne che allattano al seno e, se non vengono trattate con le dovute cautele, possono portare alla mastite. Vediamo nel dettaglio cosa sono le ragadi, come si curano e quali sono i sintomi.

Cosa sono le ragadi al seno?

Le ragadi al seno sono dei taglietti che compaiono sul capezzolo già a partire dal secondo o terzo giorno successivo al parto se la mamma allatta al seno. La causa principale della loro comparsa dipende dall’errata posizione del bambino durante la suzione. E’ importante far aderire la bocca del bambino non solo al capezzolo ma anche a gran parte dell’areola, così da evitare uno “stress” eccessivo al capezzolo stesso. Le ragadi sanguinano con facilità e ciò può portare all’ingestione, da parte del piccolo, di una piccola quantità di sangue. E’ fondamentale, dunque, allattare correttamente il bambino per evitare la comparsa di questo disturbo.

Quali sono i sintomi delle ragadi al seno?

Le ragadi si presentano come piccoli tagli sanguinanti, più o meno dolorosi, del capezzolo, soprattutto alla base dello stesso. Questi tagli possono portare il seno a contatto con batteri che possono poi causare la mastite.

Come prevenire le ragadi al seno?

Già qualche settimana prima del parto, ammorbidite la zona con oli e creme che rendano la pelle elastica; indicato per mamma e piccolo e senza dubbio l’olio di mandorla. Una volta iniziato l’allattamento, prestate estrema attenzione alla posizione del bambino e badate che la bocca aderisca da subito anche all’areola e non solo al capezzolo. Evitate di allattare per più di 10 minuti consecutivi e cambiate spesso posizione al bambino per non irritare una sola zona del seno. Inoltre, fate staccare il bambino dolcemente per evitare traumi e, alla fine della poppata, asciugate bene il seno evitando di indossare subito il reggiseno poiché la pelle bagnata si irrita con facilità. Non sfregate la zona, ma tamponate delicatamente fin quando non sarà perfettamente asciutta. Potete utilizzare anche il phon con getto caldo per asciugare il seno durante l’inverno. Non usate saponi aggressivi e, quando non necessari, evitateli in favore della sola acqua tiepida.  

Quali rimedi naturali adottare contro le ragadi al seno?

Un metodo semplice per alleviare il dolore post-allattamento consiste nell’utilizzare qualche goccia del vostro latte per massaggiare capezzolo e areola. In questo modo le ferite cicatrizzeranno più in fretta. Ultimamente sono stati riscoperti i paracapezzoli in argento, a quanto pare realmente funzionali per la cura delle ragadi al seno. Si portano sotto il reggiseno e si fanno aderire alla pelle, dopo ogni poppata (con il seno asciutto e pulito) usando una goccia di latte. L’argento è un potente antibatterico e i paracapezzoli in argento sono, ovviamente, sconsigliati solo alle donne allergiche a questo metallo.

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