Come spiegare i cinque sensi ai bambini?

di Claudia Scorza


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Quando si ha a che fare con i bambini piccoli c’è sempre qualcosa da insegnare e qualche domanda a cui dare una risposta semplice ma esaustiva per soddisfare la curiosità tipica di chi sta piano piano conoscendo il mondo.

Tra i tanti aspetti da far conoscere ci sono sicuramente i cinque sensi, una parte fondamentale del nostro corpo che ci permette di entrare in contatto con l’ambiente esterno in modo diretto.

Come sappiamo, i nostri sensi ci permettono di comunicare in modo efficace ciò che desideriamo, che vediamo, sentiamo o percepiamo, riuscendo anche a modulare le nostre reazioni. Come spiegare i cinque sensi ai bambini in modo efficace? Ve lo diciamo noi!

Quando i bambini sono piuttosto piccoli e il loro vocabolario è ancora piuttosto ridotto, non c’è modo migliore della pratica per spiegare loro qualcosa in modo esaustivo. L’unico modo sicuro per comunicare e insegnare ai bambini i cinque sensi è utilizzare quelli che sono i loro mezzi di espressione preferiti: il disegno e l’esperienza diretta.

Per farlo basterà prendere un cartone e disegnare i cinque sensi e le parti del corpo che ad essi corrispondono. Poi prendete dei pennarelli colorati e disegnate insieme al bambino una bocca in corrispondenza del senso del gusto, un naso per l’olfatto, un orecchio per quello il senso dell’udito, un occhio per la vista e una mano per il senso del tatto.

Per spiegare ai bambini la vista al meglio, ad esempio, potete mostrare al bambino dei colori diversi che dovrà riconoscere, aggiungendo, se i bimbi sono un po’ più grandini, anche la differenza di forma e dimensione, spiegando loro che si tratta di elementi che riusciamo a distinguere attraverso gli occhi.

In alternativa, potete utilizzare anche delle fotografie di parenti o amici che i vostri figli conoscono bene, invitandoli a distinguerli e riconoscerli proprio attraverso il senso della vista. Uno step successivo può essere quello di mostrargli un oggetto e poi nasconderlo facendogli chiudere gli occhi e invitandolo a descrivere ciò che ha visto in precedenza.

Per spiegare ai bambini il senso dell’udito, invece, potete utilizzare una canzoncina che conosce, facendogliela ascoltare e poi tappandogli le orecchie per fargli capire che il suono viene percepito proprio attraverso questa parte del corpo. Oltre alle canzoncine, potete utilizzare anche dei semplici rumori casalinghi che può creare lui stesso o la riproduzione di suoni particolari come un fischio.

Per quanto riguarda l’apprendimento del senso dell’olfatto, invece, potete utilizzare il cibo, facendo annusare ai bambini un alimento che amano particolarmente e uno che invece non sopportano, mostrandogli come la percezione dell’odore passi attraverso il naso e analizzando la sensazione che i diversi profumi causano in lui.

Lo stesso potete fare con il gusto, facendo assaggiare ai bambini vari alimenti con caratteristiche differenti, iniziando con il dolce, passando poi al salato, all’agrodolce e arrivando all’amaro, ovviamente senza esagerare e tralasciando gusti troppo audaci, come il piccante.

Spiegare il senso del tatto ai bambini è forse la missione più facile, poiché il tatto è forse il senso che più facilmente sperimentano anche da soli, visto che la manipolazione è una delle abilità che i bambini amano sviluppare di continuo. Per insegnare il senso del tatto ai bimbi, infatti, basterà utilizzare un gioco o un pupazzo a cui sono affezionati, facendoglielo semplicemente toccare o accarezzare.

Per rendere il tutto ancora più interattivo potete anche giocare con i sensi, facendogli chiudere gli occhi e utilizzando solo il contatto con le mani o con altre parti del corpo per riconoscere l’oggetto esaminato. Un gioco divertente per riconoscere il senso del tatto, poi, può essere quello di fargli provare la differenza tra caldo e freddo, utilizzando un oggetto riposto in frigorifero e uno tiepido, procedendo poi nello stesso modo anche per le superfici lisce e ruvide.

Così facendo il bambino inizierà ad associare ogni senso alla parte del corpo interessata in modo divertente e naturale, riuscendo a capire le differenze e imparando a conoscere qualcosa di nuovo attraverso il gioco e la sperimentazione.

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