Nono mese di gravidanza, le 5 cose da fare

di Claudia Scorza


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

[multipage]
Una volta arrivate al nono mese di gravidanza, il traguardo è ormai vicino: tra poco finalmente potrete conoscere il vostro bebè! Il corpo è cambiato e l’utero ha raggiunto la sua massima espansione, con all’interno il bimbo che continua ad aumentare di peso e a farsi spazio in una pancione sempre meno spazioso. Dalle finte contrazioni che il corpo provoca per preparare l’utero alle consuete paure del parto, passando per l’infinita gioia e la grande attesa di poter fingere tra le braccia questa piccola creatura, l’ultimo mese di gestazione è uno dei momenti più unici della gravidanza. Ma come prepararsi al meglio per vivere questo periodo in maniera serena? Ecco le 5 cose da fare nel nono mese di gravidanza!

[/multipage]

[multipage]

La visita dal ginecologo

La visita dal ginecologo al nono mese di gravidanza è molto importante perché è con questo controllo che il ginecologo può essere già in grado di dire se potrai effettuare un parto naturale o se, invece, sarà necessario eseguire il cesareo. In questa occasione il medico controllerà anche il collo dell’utero, per verificare a che livello di assottigliamento dei tessuti sei in preparazione al travaglio. Inoltre viene misurata anche la dilatazione della cervice per capire se è ancora del tutto chiusa o se ha iniziato una leggera dilatazione, di solito non più di uno o due centimetri.

[/multipage]

[multipage]

Effettua una serie di controlli ed esami

Anche tra la 38a e la 40a settimana, e cioè nell’ultimo mese di gravidanza, occorre ripetere l’esame completo delle urine per escludere la presenza di alcuni disturbi che possono essere anche pericolosi. Tra questi troviamo la gestosi, il diabete o un’infezione batterica delle vie urinarie. Inoltre è bene che la gestante effettui anche una serie di esami e controlli, quali emocromo completo con piastrine, sideremia e ferritina, glicemia e curva glicemica, bilirubina totale e frazionata, tampone vaginale di controllo, esame del gruppo sanguigno – se non conosciuto -, visita cardiologica con ECG, controllo della pressione arteriosa e verifica di potenziali allergie. Sarà comunque il ginecologo a ricordarvi di effettuare una serie di esami così da avere il quadro completo ed escludere ogni tipo di problema.

[/multipage]

[multipage]

Esponi i tuoi dubbi

Esporre al ginecologo le vostre preoccupazioni o i dubbi che vi passano per la mente è una cosa molto importante, soprattutto se si tratta della prima gravidanza. Inoltre è fondamentale parlare con il ginecologo anche dell’eventuale desiderio di effettuare l’epidurale durante il travaglio, così da effettuare tutti gli esami necessari. Ma, come sapete, il ginecologo non è l’unica figura di riferimento durante la gravidanza, perché anche le ostetriche e coloro che vi hanno tenuto il corso preparto sono un’ottima fonte per ottenere risposte a pensieri, dubbi o preoccupazioni. Non serve a nulla tenere dentro le perplessità che possono venire in dirittura d’arrivo: è molto meglio confrontarsi con persone competenti che vi conoscono e che hanno seguito l’evoluzione della vostra gravidanza!

[/multipage]

[multipage]

Fai del movimento

Nel nono mese di gestazione è molto importante che la futura mamma si mantenga in movimento e non rimanga inattiva per troppo tempo. Ovviamente deve trattarsi di un’attività dolce, come i movimenti che vengono insegnati durante i corsi di preparazione al parto. Uno sport consigliato al nono mese di gravidanza è il nuoto, poiché è l’unico che permette di fare movimento senza percepire il peso del proprio corpo. Potete, in ogni caso, effettuare anche della ginnastica dolce, yoga, stretching e delle camminate all’aria aperta.

[/multipage]

[multipage]

Riflessioni sul cordone ombelicale

Prima del parto la futura mamma dovrebbe esprimere la sua scelta circa il cordone ombelicale, ovvero se conservare il cordone per assicurare una garanzia in più al proprio bambino. Questo avviene perché alcune malattie rare, come leucemie, linfomi, talassemie, difetti metabolici e alcune immunodeficienze, si curano solamente con le cellule staminali che vengono estratte dai cordoni ombelicali. In Italia non è possibile conservare le cellule staminali per uso privato e quindi per il proprio bambino, ma esistono banche all’estero che lo consentono. In ogni caso, il vostro ginecologo sarà in grado di fornirvi tutte le informazioni necessarie per affrontare queste riflessioni in maniera appropriata ed esaustiva.

[/multipage]

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria

Scegliere il nome del proprio bimbo è un momento importantissimo per i futuri genitori. Alcuni preferiscono optare per un nome tradizionale, magari di un proprio caro, altri invece preferiscono nomi più moderni ed esotici. Ma quali sono i nomi più in voga quest’anno? Scopriamolo insieme. I nomi maschili Secondo i dati Istat tra i nomi […]

Foto di Tai’s Captures su Unsplash Quando il bambino che portiamo in grembo sta per mettere il suo piedino, per la prima volta, nel suo futuro mondo, è il caso di pensare a stilare una lista di nascita. È una scelta che ha molti aspetti positivi in quanto permette a tutti di fare shopping intelligente. […]