Allattamento, i consigli per aumentare la produzione di latte

di Claudia Scorza


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L’allattamento è un momento molto importante nel rapporto mamma-bambino, tanto intensa quanto totalizzante. Spesso, però, le neomamme, specialmente alla prima esperienza, potrebbero facilmente incorrere in dubbi e preoccupazioni come, ad esempio, avere il timore di non avere abbastanza latte e di non riuscire a soddisfare le esigenze del bambino.

Per incertezze e chiarimenti sull’allattamento è sempre bene rivolgersi al pediatra o all’ostetrica, così da avere un parere medico e specialistico, senza però mai tralasciare il proprio istinto. Quello che vogliamo fare noi è fornirvi dei semplici consigli per aumentare la produzione del latte materno, utilizzando rimedi naturali e piccoli cambi di comportamento.

Tra i suggerimenti c’è sicuramente quello di incrementare il numero delle poppate durante la giornata. Questo è forse il metodo più efficace e scientifico, suggerito anche dall’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, nell’ambito del Progetto Ospedale Amico del Bambino. In questo documento, si incoraggia l’allattamento al seno a richiesta, cioè tutte le volte che il neonato chiede nutrimento, proprio perché la struttura anatomica del seno prevede che venga prodotto tanto latte quanta è la richiesta effettuata dal bimbo attraverso la suzione. Quindi quanto più il neonato succhia, tanto più latte viene prodotto.

Un altro consiglio utile è quello di non saltare le poppate durante il giorno, pensando di arrivare a fine giornata con una maggiore scorta di latte. Questo comportamento è controproducente non solo perché, come abbiamo già visto, la suzione stimola una maggior produzione di latte, ma anche perché mano a mano che il latte si accumula, viene accumulata anche una sostanza chiamata FIL, Fattore di Inibizione della Lattazione, che manda al cervello il segnale che c’è scorta di latte e che è necessario rallentare il processo di produzione.

È importante, poi, cercare di assecondare le richieste del neonato soprattutto di sera, quando il seno è fisiologicamente un po’ più sgonfio e il bambino più stanco e svogliato. La mattina, infatti, le poppate avvengono a distanza più prolungata, mentre la sera le poppate diventano “a grappolo” e il piccolo ne effettua di più frequenti e corte. Non fatevi prendere dallo sconforto: una suzione di questo tipo è normale e non significa che non avete più latte.

Bisogna anche considerare bene come allattare il neonato e quindi assicurarsi che la posizione del bambino durante l’allattamento sia adeguata, poiché un posizionamento corretto del piccolo fornisce la giusta stimolazione alla ghiandola mammaria, svuota bene il seno ed invia l’impulso al cervello di produrre più latte. Trattandosi di una macchina perfetta in funzione 24 ore su 24, il nostro corpo ha solo bisogno di essere assecondato poiché provvede da solo a fare il suo lavoro.

Quindi è fondamentale stare sedute su una sedia o su una poltrona comoda, con dei cuscini a sostegno della schiena, del braccio e del bambino, tenendo le gambe rilassate e ben poggiate a terra. In alternativa, va bene anche stare sdraiate con un cuscino dietro la schiena del bambino per evitare che si giri, facendogli così mantenere la testa in asse con la schiena e il sederino.

Infine, un ultimo importante consiglio è quello di vivere l’allattamento in modo sereno, senza ansie o stress. Se la mamma è agitata, il bambino sarà nervoso e insicuro e per questo cercherà un maggior contatto con la mamma stressandola ulteriormente e innescando un circolo vizioso che non fa bene a nessuno dei due. L’agitazione della mamma può andare a inibire la produzione di ossitocina, rendendo più faticosa la fuoriuscita di latte. Non appena la mamma si rilassa, l’ossitocina riparte e il flusso di latte aumenta nuovamente.

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