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Miss Italia chiude le porte alle modelle transgender? Luxuria è furiosa
La decisione della patron Patrizia Mirigliani di escludere le concorrenti transgender dal celebre concorso di bellezza Miss Italia fa discutere. Intervistata dalla radio Rtl 102.5, Mirigliani ha confermato che finché lei sarà al comando, le regole non cambieranno: “Nel mio regolamento non ho ancora aperto alle transgender poiché ritengo che le aspiranti miss debbano essere nate donne”.
La decisione di Patrizia Mirigliani
Parole destinate a far rumore, soprattutto dopo il caso della 22enne modella transgender Rikkie Valerie Kollé, incoronata Miss Universe Olanda 2022. “Sono felice per loro ma spero non fosse l’unica concorrente transgender del concorso” ha commentato la patron di Miss Italia. “Anche io in passato ho inserito concorrenti con protesi ma non ne ho fatto una bandiera. Dico solo che le cose devono andare per gradi, l’Italia è un paese delicato” ha aggiunto la Mirigliani, sottolineando come finora solo due transgender abbiano chiesto di partecipare a Miss Italia.
Le parole di Vladimir Luxuria
Parole che suonano fuori tempo secondo Vladimir Luxuria: “Sono favorevole alle pari opportunità, credo che transgender che hanno completato il percorso di transizione debbano poter partecipare, sono donne a tutti gli effetti” ha dichiarato all’Ansa l’ex parlamentare, invitando semplicemente a fare loro un provino come alle altre. La decisione di Mirigliani ha innescato un acceso dibattito tra chi difende la tradizione dello storico concorso italiano, nato nel 1946, e chi invece vorrebbe adeguarlo ai tempi moderni in nome dell’inclusività. C’è chi evidenzia come la bellezza non abbia genere e vada premiata in tutte le sue forme.
Mirigliani difende la tradizione
Ma la patron non arretra: “La tradizione di un concorso che esiste da 84 anni ha una sua importanza, anche se non ho nulla contro chi decide di aprire ai concorsi di bellezza alle transgender”. Mirigliani rivendica la cultura e i valori che Miss Italia rappresenta: “Il profilo delle ragazze va oltre il concetto di bellezza, racconta esperienze di vita e messaggi delle giovani di oggi”. E respinge le critiche al contest “Miss Bergamo Brescia Capitale della Cultura”, finito nel mirino perché ritenuto lesivo della dignità femminile: “Da 84 anni Miss Italia crea cultura di bellezza, moda e identità. Le partecipanti hanno storie incredibili che contribuiscono a creare cultura”. Insomma, la linea del più famoso concorso di bellezza italiano sembra inamovibile, almeno per il momento. Le ragazze transgender dovranno accontentarsi di sfilare altrove.