Profili psicologici femminili: scopri la Dea che è in te!

di francesca


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Secondo la studiosa Jean Bolen, nota psicanalista junghiana, ogni donna possiede dentro di se una Dea… ovviamente, a livello archetipico!

Ma che cosa significa, in concreto, tale affermazione e come può aiutarci questo modello interpretativo della psicologia femminile?

Provate a scoprirlo leggendo le caratteristiche di ogni Dea greca, proprio come se si trattasse di un test di personalità “rigorosamente femminile”. Vi sorprenderà scoprire quanto lo studio della Bolen corrisponda alla verità!

E se fossimo veramente delle Dee con i superpoteri? Beh, tutto può essere, non credete?!!

Donna cacciatrice? Tutta colpa della Dea Artemide

Artemide è la Dea della caccia e della Luna. Personificazione dello spirito femminile indipendente. In quanto vergine, Artemide era immune dall’innamoramento e archetipicamente rappresenta la donna che dice “so badare a me stessa”.  Le istanze sostenute da Artemide sono quelle che hanno ispirato il movimento femminista. Da bambina e da adolescente soffre quando i genitori o la madre non ne sostengono l’indipendenza e l’intraprendenza. La donna Artemide ha il senso della solidarietà con le altre donne proprio come la Dea che si circondava di ninfe-compagne. La competitività stimola la sua eccitazione. Lei è la donna abituata a vincere, realizzare e concretizzare gli scopi.

Atena, la dea stratega e razionale

Atena era la Dea greca della saggezza e dei mestieri, nota ai Romani come Minerva. Le capacità marziali e domestiche attribuite ad Atena sottendono pianificazione ed esecuzione, entrambe attività che richiedono un pensiero intenzionale. Atena, infatti, rappresenta il dominio della volontà e dell’intelletto sull’istinto. Il suo spirito vive nella città. Atena lavora a stretto contatto con gli uomini senza farsi trascinare in coinvolgimenti emotivi. Ciò le viene conferito, come nel caso di Artemide ed Estia dal fatto di essere Dea Vergine. Atene, inoltre, è anche più fredda e resistente agli eventi della vita, tanto che a volte può risultare anaffettiva. Le può accadere di soffrire della sua rigidità senza mai prendere coscienza che sia quella stessa razionalità il suo più grosso nemico.

Sei Estia se ti piace la solitudine estrema

Estia è la Dea del focolare.  Come archetipo è una presenza abbastanza importante nella personalità della donna a cui conferisce un senso di completezza e purezza. A differenza delle altre due dee vergini, Estia non si avventurò nell’antichità in luoghi selvaggi o nella conquista di città; restò a casa o nel tempio a custodire il focolare. Gli ordini contemplativi, perciò, costituiscono ambienti ideali per la tendenza della Dea a meditare e stare in silenzio. Le vestali e le suore hanno in comune questo modello archetipico. Estia è l’archetipo della concentrazione sul mondo interno. E’ il punto fermo che consente a una donna di rimanere ben salda nelle difficoltà.

Sogni di sposarti da che hai memoria? Sei la Dea Era

Era è la maestosa Giunone per i Romani. E’ la Dea del matrimonio e possiede attributi positivi e negativi più marcati di tutte le altre dee.  Rappresenta una forza potente nella personalità della donna sia nella gioia, sia nel dolore. Essa rappresenta prima di tutto il desiderio di essere moglie. La donna con un forte archetipo Era si sente incompleta senza un compagno. E’ spinta al matrimonio da un istinto che le deriva dalla Dea. L’esperienza della mancanza di marito può essere molto dolorosa e frustante per chi ha questo archetipo. L’archetipo Era perciò è la capacità di impegnarsi, legarsi, sopportare le difficoltà e superarle. Senza questo archetipo, una donna può vivere relazioni sentimentali non impegnative e tagliare la corda quando la situazione diviene scottante. Ma se Era è molto presente ciò non avverrà mai. La Dea Era ha la più grande manifestazione di collera in casi di infedeltà del marito.

Dominata da Demetra la donna che ama il pancione

Demetra è dea delle messi, nutrice e madre. Va da se che lei è l’archetipo materno per eccellenza. Questo tratto della donna la spinge a essere generosa, accudente e cercare la propria soddisfazione nella crescita e nell’educazione altrui. Chiaramente Demetra rappresenta il desiderio di rimanere incinta e avere un bambino a cui certe donne pensano sin da quando hanno memoria. Ovviamente questo istinto non sempre è cosciente o gratificato. Ciò può creare dei problemi in donne che hanno tendenzialmente un modello di vita discordante con la gravidanza. Anche quando la donna Demetra dovesse trovarsi costretta ad abortire, può decidere di non farlo… contro tutto e tutti a causa del suo istinto materno troppo forte.

Ragazza Peter Pan? Allora sei una Persefone

E’ la Dea Fanciulla e “bambina della mamma”. Il modello Persefone è un archetipo debole e blando. Viene identificata come la donna-bambina; quello che potrebbe corrispondere al Peter Pan femminile… Dal punto di vista sessuale, Persefone è anche una Lolita un po’ conscia e un po’ inconscia della sua sensualità. Benchè piacere agli uomini le piaccia, lei non prova passione e spesso non ha lorgasmo. In Giappone ancor più che in Occidente, la donna ideale corrisponde a Persefone. Il suo atteggiamento sempre un po’ fanciullesco sembra dire “prenditi cura della bambina che è in me”. Ecco perchè, spesso molte donne Demetra sono naturalmente attratte dalle donne Persefone. Non è raro incontrare questo tipo di relazione in molti rapporti omosessuali tra donne.  Spesso, nelle relazioni etero, questo modello attrae, invece, l’uomo che non si sente a proprio aggio con le donne mature.

Se siete interessate aull’argomento e per saperne di più, potete scriverci nell’area commenti o leggere il bellissimo libro di Jean Bolen, Le Dee dentro la donna in cui l’autrice insegna a padroneggiare al meglio i propri archetipi predominanti e da cui questo articolo è tratto.

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