Cristiano Malgioglio, quali canzoni famose ha scritto?

di Manuela Zanni


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Cristiano Malgioglio è un grande paroliere e artista che ha lavorato con i più grandi ed in questi giorni lo stiamo vedendo ma soprattutto ascoltando come commentatore dell’Eurovision Song Contest 2022 per il pubblico italiano. Ecco le canzoni famosi scritte da lui.

 

Chi è Cristiano Malgioglio

Paroliere, grande artista e cantante: Cristiano Malgioglio ha scritto e cantato moltissime canzoni, alcune più recenti, altre che appartengono al passato e sono entrate nella storia della musica. Classe 1945, è originario di Ramacca, in Sicilia, ma a metà degli anni Sessanta lascia la sua terra d’origine per trasferirsi a Genova dalla sorella. Qui entra in contatto con alcuni cantautori, da Gino Paoli a Luigi Tenco, ma è il legame con Fabrizio De André che cambierà la sua vita.

Cristiano Malgioglio: tutte le canzoni scritte e cantate da  lui

L’artista genovese gli procura un colloquio con una casa discografica e lo porta con sé a Milano. Anni dopo, intervistato da Raffaella Carrà, Malgioglio affermerà di avere  presentato a De Andrè  Dori Ghezzi, sua amica, per sdebitarsi. L’esordio come autore di Cristiano arriva nel 1972 quando scrive Amo per Donatella Moretti, da quel momento la sua carriera spiccherà il volo, portandolo a collaborare con grandi nomi della musica italiana e internazionale.

Cristiano Malgioglio: tutte le canzoni più famose

  • “Mi sono innamorato di tuo marito”
  • “Sbucciami”
  • “Dolceamaro”
  •  “L’amore mi morde, mi vuole”
  • “Danzando Danzando”
  • “L’importante è finire”
  • “Cocktail d’amore”
  •  “Caro direttore/Caro Berlusconi”

 

Cristiano Malgioglio e il rapporto con Mina

Cristiano Malgioglio ha sempre avuto un rapporto speciale con Mina per cui ha scritto diverse canzoni di successo. La più famosa è L’importante è finire. “È una canzone nata così per caso, passata per le mani di Dori Ghezzi, ma anche di Giovanna. Poi, insieme ad Anelli, decidemmo di provare a mandare il pezzo a Mina, che è un po’ come se oggi qualcuno volesse scrivere per Beyoncé. A quel punto successe il miracolo: camminavo a Milano, in via Senato, e mi trovai in mezzo a tantissima gente tutta radunata insieme”.

Credevo che ci fosse un incidente, ma decisi di passare ugualmente quando me la trovai lì: al centro, in mezzo a decine di fotografi e di curiosi, c’era Mina, una signora alta, con la faccia burrosa, bella, e un vestitino tutto a fiorellini. “Mina, Mina!” le urlai aggrappandomi alla sua gonna mentre l’autista provava a strattonarmi. Le dissi che avevo sempre sognato di scrivere per lei e che non poteva dirmi di no, e lei si mise a ridere come una pazza. “Vieni domani, ti aspetto alle 9″ rispose. Un miracolo, non ci potevo credere che l’avessi convinta ad ascoltare le mie canzoni”.

Dissi a mia madre che avevo appuntamento con Mina – ha ricordato Malgioglio – e lei mi fece “sì, certo, e io ce l’ho con Sophia Loren”. Andai nel suo studio, ma arrivai con dieci minuti di ritardo. “A che ora ti avevo detto ieri?” mi chiese. “Alle 9” risposi. “E adesso che ora sono? Se vuoi fare questo mestiere devi essere sempre puntualecontinuò lei”.

Io mi sentii morire, neanche il tempo di iniziare e già mi ero beccato un bel cazziatone. Poi presi la chitarra, ma non riuscii a cantare: prima si ruppe una corda, poi un’altra ancora, e Mina mi prendeva per i fondelli. “Ridi pure” le dissi, “tanto io scriverò il tuo più grande successo”. “Sì, certo, mi scriverai la Turandot” fece lei. Ma andò proprio come predissi io”.

 

 

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