Dieta dissociata: come funziona? Ecco qualche schema d’esempio

Inventata all’inizio del secolo scorso da un medico americano, la dieta dissociata è ancora oggi una delle più popolari diete dimagranti, anche se sul suo funzionamento non tutti i nutrizionisti sono d’accordo.

In base ai principi di questo regime alimentare i cibi vengono divisi in tre categorie: quelli acidi (prevalentemente le proteine di carne, pesce, uova e formaggi ma anche numerosi frutti), quelli basici (i carboidrati di pane, pasta, riso e patate) ed infine quelli neutri (verdure cotte e crude, condimenti ed erbe aromatiche). La classificazione viene fatta sulla base della digestione ed assimilazione dei cibi e il funzionamento della dieta dissociata si basa sulle corrette associazioni alimentari, ecco le sue regole.

  • Mai mangiare nello stesso pasto cibi acidi e basici.
  • Abbinare invece i cibi neutri sia agli alimenti basici che a quelli acidi.
  • Non associare all’interno dello stesso pasto alimenti proteici diversi (ad esempio carne e uova o pesce e legumi).
  • Consumare la frutta lontana dai pasti.
  • Bere molta acqua ma sempre lontano dai pasti (per non diluire i succhi gastrici e rendere così più difficoltosa la digestione).

A questi principi di base si aggiungono poi altre semplici regole alimentari come consumare in abbondanza frutta e verdura, preferire i cereali integrali, limitare sia il consumo di zuccheri che di grassi e mangiare piano masticando a lungo per aumentare il senso di sazietà.

Fatte queste premesse ognuna di voi potrà creare il proprio menù di dieta dissociata, tenendo conto che, anche se non è indispensabile pesare gli alimenti, è opportuno ridurre le dosi se si vuole dimagrire più velocemente. Noi vi proponiamo alcuni schemi di esempio di dieta dissociata, da personalizzare in base ai vostri gusti.

  • Uno degli alimenti da evitare nella dieta dissociata è il caffè, quindi per la colazione purtroppo dovrete rinunciarvi. Banditi anche biscotti e croissant, mentre sono ok latte scremato o yogurt magro da abbinare ad una spremuta di arancia. Concesso anche il caffè d’orzo da associare eventualmente a cereali integrali.
  • Per il pranzo potete spaziare, ma sempre ricordando che è concessa un’unica portata (o il primo o il secondo) da abbinare a verdure cotte e crude a volontà.  Se mangiate a casa scegliete tra pasta al pomodoro e basilico o con sugo di verdure, risotto ai funghi, pesce al cartoccio con verdure al forno, carne bianca con insalata fresca. Se invece siete costrette a pranzare fuori casa scegliete un panino con verdure grigliate o un trancio di pizza al pomodoro. Purtroppo sono da evitare i sandwich con salumi e formaggi.
  • Come spuntini di metà mattina o metà pomeriggio consumate frutta fresca a volontà, oppure centrifugati di verdure per fare il pieno di vitamine e sali minerali.
  • Per la cena valgono le regole del pranzo ma è necessario rimanere più leggeri visto che la digestione è più lenta. Potete quindi scegliere fra un minestrone di riso o una zuppa di cereali. In alternativa potete mangiare un piatto di prosciutto (senza grasso!), del formaggio fresco o del tonno al naturale sempre da abbinare con verdure a volontà.