Le scuse più divertenti che usano i bambini per non fare i compiti a casa

di Elisa Malizia


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I compiti a casa sono il tormento di tutti i bambini, anche di quelli più ligi al dovere e disciplinati. Evitare i compiti, specie durante i fine settimana e i periodi di festa, diventa un imperativo per loro, tanto che da anni si discute sull’utilità dello studio a casa, dopo 5 o 6 ore giornaliere in classe. Se ne parla, appunto,  ma ogni insegnante ha il suo personale modo di vedere il lavoro scolastico a casa, dunque i compiti sono ancora una realtà per milioni di bambini, nonostante i loro ripetuti tentativi di sottrarsi a questa “tortura” imposta. Rispetto a qualche generazione fa, le distrazioni per i più piccoli sono decisamente aumentate: tv e smartphone onnipresenti non consentono di concentrarsi, con quelle continue notifiche. Le scuse che inventano i bambini per convincere mamma e papà che loro vorrebbero davvero e con tutto il cuore studiare, ma proprio non possono, diventano delle piccole perle di comicità e mostrano, se mai ce ne fosse bisogno, come la fantasia dei più piccoli si metta in moto quando vogliono evitare le piccole difficoltà quotidiane: vediamo le scuse più divertenti per non fare i compiti, realmente pronunciate dai bambini.

  • Un classico “ho dimenticato i libri a scuola e non posso studiare” ha la variante moderna “c’è stato un incendio e il mio libro di storia ha preso fuoco”
  • “Non posso fare i compiti, rendono molto triste il mio cuore”, pronunciata da una bambina che probabilmente diventerà  una poetessa crepuscolare
  • “I compiti mi distraggono dalla mia vera attività: giocare a calcio”, ma se notate che il ragazzo non è Totti, meglio persuaderlo a studiare
  • “Non avevo capito che fosse un obbligo, credevo fosse un suggerimento della maestra”, ha affermato candidamente un settenne molto serafico
  • “Non ho più matite, sono tutte rotte”, ha dichiarato tristemente una bimba di seconda elementare alla maestra, la quale faceva usare solo le matite ai bambini
  • “Non posso studiare, devo sistemare la mia stanza altrimenti tu ti arrabbi”, escamotage per invitare la mamma a lasciare la sua stanza nel caso, altrimenti non ha tempo per i compiti
  • “I libri avevano un cattivo odore, li ho messi fuori a prendere aria e sono volati via”, la versione moderna del cane che mangia i compiti

Provate, comunque, a creare un ambiente adatto allo studio, cercando di aiutare i più piccoli, con tutto quello che può essere necessario alla postura corretta, alla tranquillità e così via. Anziché stare con il cellulare in mano, leggete un libro, date il famoso buon esempio; spegnete la tv e tutto quello che può distrarlo, preparandogli una merenda da consumare insieme. I genitori hanno molti modi per aiutare i figli a fare i compiti a casa e sicuramente, se il bambino avvertirà questo momento di lavoro extra come un modo per trascorrere un po’ di tempo con mamma e papà, sarà più felice di svolgerli!

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