Bambini al mare: Pronto intervento per Meduse e Tracine

di Cinzia Rampino


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Al mare, a parte le cose belle quali il bagno, il sole, la sabbia e i giochi, i bambini, come anche i grandi, possono fare incontri sgradevoli come quello con le meduse o le tracine.

Che cosa devono fare i genitori se i bimbi vengono punti da una di queste creature marine?

Meduse: pronto intervento

Sicuramente il “pericolo” più frequente viene dalle meduse i cui tentacoli contengono una sostanza molto urticante che al contatto con la pelle determina estremo dolore e bruciore, lasciando spesso la loro impronta. Ci sono molti tipi di meduse e non tutte comunque sono urticanti.
I rimedi naturali consigliati per tradizione  ma DI SCARSA /NULLA EFFICACIA SONO: ammoniaca, potenzialmente pericolosa se usata male, gli impacchi con pomate antistaminiche, aceto.  (aneddotico e inutile  urinare sulla zona).

Prima cosa da fare: lavare con acqua di mare,  e NON con acqua dolce, per diluire la tossina. Pulire la pelle dai tentacoli residui con qualche oggetto (tessera di plastica, stecco di gelato e non con le mani). Unico rimedio utile è un gel al cloruro di alluminio al 5% che ha un effetto immediato.

COSE DA NON FARE: Usare acqua dolce, strofinare o grattare la zona colpita e applicare altre creme di qualsiasi tipo che potrebbero servire nelle ore successive (antistaminico, cortisone, su indicazione del medico. L’azione di caldo (pietre o altro) utilizzato in passato è messo in dubbio in quanto seppur la tossina sia termolabile servirebbe una temperatura di almeno 50° . A questa temperatura si rischia di creare delle ustioni cutanee. CERTO MAI USARE IL GHIACCIO

In caso di reazioni generali (malessere, svenimento, confusione, vomito, cefalea) rivolgrsi al servizio di emergenza territoriale (118 che diventerà 112) o rivolgersi a un Pronto Soccorso.

Nei giorni successivi evitare di prendere sole sulla zona colpita (possono residuare zone iperpigmentate permanenti)

Tracine e scorfani: rimedi immediati al mare

In mare poi si può fare conoscenza anche con la spina dorsale della tracina, un pesce che di solito vive in fondali bassi (spesso a riva) e sabbiosi. Nell’aculeo della spina è contenuto un veleno potentissimo che nell’uomo, fortunatamente, non è letale ma causa un dolore tanto intenso da poter determinare, anche se raramente, una breve perdita di conoscenza; più frequentemente il piede colpito diventerà molto gonfio e dolorosissimo.

Stesso discorso per lo scorfano, anche se in questo caso il contatto diretto è più difficile vivendo in fondali più profondi e scogliosi. In effetti è più facile pungersi con la spina del capo dello scorfano mentre si sta preparando una succulenta zuppa di mare che camminando in mare.

I rimedi per la puntura di questi pesci sono rappresentati essenzialmente dall’immersione della parte colpita in acqua salata calda per un periodo PROLUNGATO:  LA TOSSINA è TERMOLABILE (TOGLIERE ANELLI E BRACCIALI PRIMA CHE LA ZONA COLPITA GONFI).

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