Maria Montessori, il segreto del suo successo a 64 anni dalla sua morte

di Cinzia Rampino


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Sessantaquattro anni fa, il 6 Maggio del 1952, moriva in Olanda Maria Montessori. Sia in vita, sia postuma, Maria Montessori è la donna italiana probabilmente più conosciuta al mondo. In effetti, in Italia è “diventata famosa” solo di recente, solo molto tempo dopo che diversi Paesi Europei e del mondo ne avevano già riconosciuto la grandezza scientifica e pedagogica.

Ma qual è stato e qual è il segreto di Maria Montessori al cui metodo educativo si ispirano, oggi, sempre più scuole, asili, centri di formazione ed educazione per bambini?

Lo vediamo per punti, in modo che anche i genitori e gli educatori che ancora non la conoscono, possano trarre ispirazione dal pensiero pedagogico di Maria Montessori, realizzando il prima possibile quello che era profondamente il suo sogno riportato nell’epitaffio della sua lapide: “Io prego i cari bambini, che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo“. Dunque: la Pace.

Maria Montessori fu la prima laureata, donna, italiana all’Università di Roma. Era una psichiatra e i suoi studi si rivolsero ai bambini con disabilità psichiche i quali, all’epoca, venivano tenuti con gli adulti, nei manicomi. Maria Montessori fu la prima voce della scienza a sostenere fortemente che l’educazione e la formazione in età infantile giocano un ruolo fondamentale nella crescita del bambino, nonchè nella prevenzione e nella cura delle disabilità psichiche.

Dal momento in cui Maria Montessori scoprì che la cura/stimolazione sul bambino malato può fare miracoli sul suo “sviluppo” e sulla la sua risposta cognitiva, il passo fu breve: la cosa sarebbe valsa anche per i bambini “sani”. La corretta stimolazione psico-cognitiva che si basa sulla creatività e la libertà del bambino sono la base della pedagogia in età infantile odierna, fondata e ricercata con forza da Maria Montessori.

Per Maria Montessori il bambino, specialmente nei primi due anni di vita deve essere lasciato libero di creare, esplorare: l’intellettualizzazione e la razionalità scaturiscono solo dopo, in automatico, dalla sua ricerca che è principalmente di tipo motorio e sensoriale. Questo principio, per altro ha ispirato la moderna psicomotricità infantile.

Gli ambienti in cui si muovono e crescono i bambini devono essere a loro misura. Il bambino non è un piccolo adulto; anzi, con le logiche dell’adulto, ha praticamente nulla a che fare.

Il bambino può essere educato e “disciplinato” solo quando, autonomamente, avrà sviluppato la sua volontà. Fino a quel momento, un bambino sarà impossibile da “disciplinare” poichè non risponderà davvero della sua natura umana. Maria Montessori è la fondatrice dell’Autoeducazione. Con Maria Montessori, la scienza e il suo metodo rigoroso entrano nel campo dell’educazione. Nasceranno le scienze dell’educazione che permetteranno alla pedagogia classica di avere rigore scientifico.

La “Casa dei bambini” fondata da Maria Montessori nei primi del 900 a Roma è praticamente uno dei modelli pedagogici e formativi più elevati di educazione del bambino più riconosciuti al mondo e ispira le moderne scuole montessoriane di ogni ordine e grado.

E, a proposito di scuole montessoriane nel mondo, i numeri del successo di Maria Montessori, a 64 anni dalla sua scomparsa, sono sorprendenti: in Germania le scuole Montessori sono più di 1000 tra elementari e secondarie; nel Regno Unito ci sono 800 scuole Montessori; nei Paesi Bassi, 220 scuole Montessori, in Svezia, 163 scuole Montessori, in Francia 52.

Ma non è tutto: Negli Stati Uniti, le scuole Montessori sono quasi 5000, in India, circa 200 e in Giappone 150. Ci sono inoltre scuole Montessori in ogni parte del mondo.

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