Platinette torna a casa dopo l’ictus, l’emozione della moka e il relax con la cagnolina Kiri: come sta?

di Redazione


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Platinette è tornato a casa, a un mese dall’ictus ischemico che lo ha colpito. Mauro Coruzzi, questo il suo vero nome, ha lasciato l’ospedale e ha raccontato sui social il suo ritorno alla normalità, con foto e video dei momenti di relax.

Platinette ha lasciato l’ospedale

“Grazie per l’assistenza durante il ricovero. Ora sono a casa, ricominciamo” ha detto Platinette nel momento in cui è uscito dall‘ospedale Niguarda di Milano. Ha fatto il suo ingresso in casa, aiutandosi con un girello, quindi ha voluto anche condividere alcuni scatti in cui è sul divano, con la sua cagnolina Kiri.

Dopo l’ictus che lo ha colpito, ritorno alla vita di tutti i giorni che rappresenta anche un ritorno alle piccole gioie quotidiane, come il caffè delle moka: “Il caffè che emoziona, il letto rifatto, lo studio di registrazione prende forma”, racconta ai suoi follower, lasciando intendere di avere un nuovo progetto musicale in cantiere.

Tanti messaggi da parte di chi lo segue: i fan e tanti personaggi del mondo dello spettacolo hanno voluto inviare a Platinette parole d’affetto e supporto, un modo per aiutarlo a ricominciare: “Mauro, tutti noi crediamo in te nella tua forza e aspettiamo fiduciosi di rivederti smagliante nella tua parrucca platino”, gli ha scritto ad esempio la cantante Donatella Rettore.

Platinette a casa con Kiri

Il ritorno alla normalità dopo l’ictus

Adesso è il momento di riprendere piano piano la normale quotidianità, che include anche alcuni esercizi di logopedia. Quasi due settimane fa, mentre era ancora in ospedale, Mauro Coruzzi aveva pubblicato un video mentre era ancora a letto, scusandosi per le difficoltà a parlare: “Ringrazio tutti coloro che si sono fatti vedere con i messaggi e chiedo scusa se parlo con difficoltà ma non è proprio semplice”. Non ha mai perso, però, l’ironia: “Come Greta Garbo nei film, anch’io parlo, dopo il muto… parlo”.

Attraverso i social, ha continuato ad aggiornare i tanti fan, mostrando i progressi nel camminare e nel recupero delle funzionalità delle mani. Non sono mancati, nel suo mese in ospedale, alcuni momenti di malinconia: “Ormai è un mese che sono in ospedale Niguarda. Miglioro, mi dicono, ogni giorno, ma nonostante tutto questo, alla sera, mi prende una leggera malinconia… Per passare, passa, ma intanto penso alla notte…”, aveva raccontato.

Prima delle dimissioni, un po’ di paura e incertezza: “Domattina saprò se verrò dimesso o no : prove di resistenza muscolare, equilibrio, valori pressori, prelievo etc etc. Mi chiedo ora se sarà l’ultima notte in questa stanza dopo un mese tondo di degenza ospedaliera e mi domando come sarà, se accadrà, il tornare a casa, con tutte le paure del caso e le incertezze del nuovo assetto, pur continuando la terapia riabilitativa fuori dall’ospedale…”

I controlli, però, sono andati bene, quindi adesso Platinette ha fatto ritorno a casa. I suoi racconti sono e continueranno a essere un grande incoraggiamento quanti affrontano una situazione simile alla sua e non possiamo che fargli i nostri migliori auguri, lungo questo percorso di guarigione.

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