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Auguri Maurizio Costanzo: oggi avrebbe compiuto 85 anni
Oggi Maurizio Costanzo avrebbe compiuto oggi 85 anni: il celebre giornalista e conduttore televisivo è scomparso lo scorso 24 febbraio, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo italiano. Maurizio Costanzo ha fatto la storia della televisione nel nostro Paese, inventando nuovi format e lanciando numerosi personaggi. La sua carriera è stata lunghissima e ricca di successi, ma anche di polemiche e vicende controverse.
Gli inizi nel giornalismo e l’invenzione del talk show
Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo muove i primi passi nel giornalismo negli anni ’50, collaborando con Paese Sera e scrivendo romanzi gialli con lo pseudonimo di Mark Caron. La svolta arriva nel 1966, quando crea il celebre talk show Bontà Loro, considerato antesignano di tutti i talk show moderni. Da lì in avanti, Costanzo spazia dalla carta stampata alla radio, fino a diventare il papà della tv verità, con programmi innovativi e scandalosi per l’epoca come Acquario, Grand’Italia e Maurizio Costanzo Show. Proprio grazie al Maurizio Costanzo Show, trasmesso dal 1982 su Mediaset, Costanzo scopre e lancia numerosi personaggi, da Enzo Iacchetti a Platinette, contribuendo in maniera decisiva al successo di comici, attori e cantanti. Costanzo non disdegna nemmeno la musica: sue sono le parole di “Se telefonando”, grande successo di Mina del 1966.
Una vita tra palcoscenico e affetti privati
Ma la vita di Costanzo non è fatta solo di palcoscenico e riflettori. Sul versante privato, il presentatore si è sposato quattro volte: con Lori Sammartino, Flaminia Morandi (da cui ha avuto due figli), Marta Flavi e Maria De Filippi, legata a lui dal 1995 fino alla morte. Proprio con Maria, Costanzo adotta nel 2004 Gabriele, terzo figlio del conduttore.
Le zone d’ombra tra P2 e attacco mafioso
Non mancano però le zone d’ombra: negli anni ’80 finisce nelle liste della loggia P2, vicenda poi liquidata da Costanzo come “un errore di superficialità”. Più grave l’attentato mafioso subito nel 1993 in via Fauro a Roma, quando Cosa Nostra fa esplodere una bomba sotto la sua auto per vendicare le critiche mosse da Costanzo a Totò Riina. Costanzo e la De Filippi si salvano per miracolo. Nonostante lo choc per la bomba, Costanzo non si arrende e anzi raddoppia il suo impegno antimafia, invitando ancora più spesso Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nelle sue trasmissioni. Dopo la morte dei due giudici nelle stragi di Capaci e via D’Amelio, denuncia senza paura le collusioni tra mafia e politica.
La totale dedizione al lavoro fino all’ultimo
Fino all’ultimo, Costanzo non rinuncia alla sua grande passione, lavorando instancabilmente nonostante l’età e i problemi di salute. I figli Camilla e Saverio ricordano commossi un padre totalmente dedito al lavoro, che “non è mai andato al cinema o a una passeggiata con loro”. Costanzo preferiva restare sempre in ufficio o in studio tv, mandando avanti progetti su progetti. Anche nelle rare vacanze, trascorse soprattutto con Maria De Filippi, il suo unico desiderio era tornare al lavoro il prima possibile. La moglie racconta divertita che in villeggiatura Costanzo stava sempre chiuso in camera con il condizionatore acceso a inventare nuove trasmissioni tv.
L’eredità di un innovatore della tv italiana
La scomparsa di un personaggio così poliedrico e prolifico ha lasciato un vuoto incolmabile nella cultura italiana. Costanzo si definiva “un uomo fortunato” per la felicità trovata con Maria De Filippi. E forse la sua notorietà da vivo spesso metteva in ombra la grande umanità che traspariva in privato: l’affetto per i figli, l’amore per gli animali, la totale dedizione al lavoro. Oggi, nel giorno del suo 85esimo compleanno, lo ricordiamo come un grande innovatore della tv italiana.