Maurizio Costanzo: cosa lascia in eredità a Maria De Filippi e ai suoi figli

di Romina Ferrante


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A pochi giorni dalla sua scomparsa, avvenuta venerdì scorso all’età di 84 anni, si comincia già a parlare dell’eredità lasciata da Maurizio Costanzo a Maria De Filippi e ai suoi figli Saverio, Camilla e Gabriele. Un tesoretto niente male, accumulato dal giornalista in oltre 65 anni di carriera.

Secondo il Corriere della Sera l’intero patrimonio tra case, ville e diritti d’autore ammonterebbe a circa 70 milioni di euro, una cifra che andrà divisa tra la moglie e i suoi tre figli.

Vediamo nel dettaglio in cosa consiste l’eredità di Maurizio Costanzo.

Chi è Gabriele Costanzo, il figlio di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi

Gabriele Costanzo, il figlio di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi

Il patrimonio immobiliare

A livello immobiliare Maurizio Costanzo possedeva due appartamenti del prestigioso quartiere Prati di Roma: di queste case il conduttore aveva l’usufrutto mentre la nuda proprietà è in capo alla presentatrice di Amici.

Secondo Repubblica Costanzo sarebbe stato proprietario di una villa in provincia di Grosseto, vicino alle terme di Saturnia, dove il giornalista amava spesso ritirarsi. Il conduttore TV aveva poi un’altra casa a Località Poderi di Sotto da 150 metri quadri, oltre a diversi terreni nella stessa zona, la cui nuda proprietà è in capo ai figli Saverio e Camilla.

Le proprietà intellettuali

Oltre a case, ville e poderi, Maurizio Costanzo deteneva anche numerose proprietà intellettuali. Mino Reitano, Alex Britti, Andrea Bocelli Mina sono alcuni degli artisti per i quali ha scritto testi come la famosa canzone “Se telefonando” ascoltata spesso in questi giorni.

Saverio e Camilla Costanzo

Saverio e Camilla Costanzo

Pare però che a differenza di quanto accaduto per altri personaggi dello spettacolo non ci saranno dispute sull’eredità, sia per l’ordine con cui Costanzo era solito amministrare i suoi beni, sia per l’armonia familiare che era riuscito a creare tra i figli, a dimostrazione del fatto che la sua eredità, prima ancora che essere economica e patrimoniale, è stata soprattutto umana e morale.

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