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Cos’è la nefrectomia: la procedura per salvare il rene
In queste ore Paola Perego, la conduttrice televisiva 57enne, ha rivelato con un post su instagram di essere stata sottoposta ad un’operazione di nefrectomia parziale per una neoplasia.
Sul suo profilo social ha postato una foto con una flebo appesa e la didascalia: “Ringrazio il Prof. Gallucci e la sua equipe che oggi mi ha sottoposto a nefrectomia parziale per una neoplasia”.
La notizia ha stupito tutti i follower che solo qualche giorno avevano potuto vederla in onda in TV.
Ma che cos’è la nefrectomia? In questo articolo, esploreremo le ragioni dietro questa procedura, i tipi di nefrectomia e come essa può effettivamente contribuire a salvare il rene.
Cos’è e perché effettuare la nefrectomia
La nefrectomia è una procedura chirurgica che prevede la rimozione chirurgica di uno o entrambi i reni. Sebbene possa sembrare controintuitiva, in molti casi la nefrectomia è un intervento mirato a preservare la salute del paziente, piuttosto che comprometterla.
Sono diverse le ragioni mediche che possono giustificare una nefrectomia. Una delle cause più comuni è rappresentata dalla presenza di tumori renali.
Quando il tumore è localizzato in modo tale da minacciare la salute del paziente o è di dimensioni eccessive, la rimozione chirurgica diventa spesso la scelta più sicura ed efficace.
Inoltre, la nefrectomia può essere eseguita per trattare malattie renali croniche, insufficienza renale avanzata o gravi infezioni che non rispondono ad altri trattamenti.
Tipi di nefrectomia
Esistono diversi approcci alla nefrectomia, e la scelta dipende spesso dalla gravità della condizione e dalla posizione del tumore o del problema renale. La nefrectomia può essere totale e coinvolgere la rimozione di tutto il rene, o come accaduto a Paola Perego, parziale, nel caso in cui venga rimosso solo il tessuto danneggiato, consentendo al resto del rene di continuare a funzionare.
La nefrectomia può essere eseguita mediante un’incisione tradizionale o attraverso tecniche chirurgiche più avanzate, come la laparoscopia o la chirurgia robotica.
L’intervento può essere utile per salvare la vita di un paziente. Rimuovere un rene affetto da malattie gravi o da un tumore maligno può impedire la diffusione della patologia ad altri organi e preservare la funzione renale del rene rimasto, che è in grado da solo di assumere il carico di lavoro e mantenere la funzione renale adeguata per supportare il corpo.
Il processo di recupero dopo l’intervento
Dopo avere subito una nefrectomia, il paziente attraversa un periodo di recupero, durante il quale è essenziale seguire le indicazioni del medico. La gestione del dolore, la riabilitazione e l’attenzione alla dieta sono aspetti cruciali per un recupero completo e soddisfacente.
La nefrectomia è una procedura chirurgica che, contrariamente alle apparenze, può essere la chiave per preservare la salute renale e globale di un paziente e la decisione di sottoporsi a una nefrectomia è basata su valutazioni mediche approfondite, secondo diverse tecniche in base alle esigenze specifiche di ciascun paziente.
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