Uccide il figlio di 3 anni e poi si toglie la vita, prima la videochiamata al marito: “Saluta papà”

di Redazione


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Le autorità hanno elaborato una cronologia delle ultime ore di vita di una mamma del Texas prima che lei sparasse a suo figlio e poi a se stessa in un omicidio-suicidio.

I dettagli

Giovedì 2 maggio, il vice sceriffo della Contea di Bexar, Javier Salazar, ha delineato gli ultimi istanti delle vite di Savannah Kriger, e di suo figlio di 3 anni, Kaiden, trovati morti con ferite da arma da fuoco alla testa in un parco il 18 marzo in mezzo a una battaglia per la custodia del bambino col marito.

In una conferenza stampa, Salazar ha dichiarato che Savannah ha lasciato il lavoro alle 12:49 con la sua auto e si è recata nella residenza dell’ex marito, dove si ritiene sia entrata nella sua casa e abbia danneggiato i suoi effetti personali mentre l’uomo non era al lavoro.

Il vice sceriffo ha aggiunto che poi si è recata nella sua casa a Dovers Den, San Antonio, dove ha disposto il suo abito da sposa su un letto e ha sparato due colpi contro le foto delle nozze, anche queste posizionate sul letto.

La polizia ha notato che i bossoli dei proiettili corrispondevano a quelli trovati sulla scena del crimine, dove il corpo della donna è stato trovato insieme a quello di Kaiden il 19 marzo.

Gli ultimi momenti

Savannah ha poi lasciato la sua casa ed è andata all’asilo di Kaiden, prelevandolo alle 14:33.

Il vice sceriffo ha riportato che nel video visto dalle forze dell’ordine, Savannah ha chiesto a Kaiden di “dire addio al papà”, cosa che ha fatto. Lo ha anche baciato.

Savannah e il corpo di Kaiden sono stati trovati in una fossa di drenaggio 19 ore dopo che il video era stato girato.

Il padre ha anche accusato il sistema giudiziario americano della morte del figlio perché incapace di dirimere in tempo la situazione della custodia del piccolo.

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