Giallo in Olanda: studente modenese di 25 anni muore all’improvviso in circostanze misteriose

di Redazione


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Ruben Biskupec, uno studente modenese di 25 anni, ex campione di rugby, è morto in circostanze misteriose. La magistratura locale ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause del decesso.

Cos’è successo a Ruben Biskupec?

Ruben Biskupec è morto nella giornata di lunedì. Gli ultimi ad averlo visto, lo scorso sabato notte, erano stati alcuni amici, con i quali era andato a un festival di musica techno ad Amsterdam. A loro avrebbe detto che sarebbe tornato da solo ma, poche ore dopo, uno degli amici ha ricevuto una telefonata da un ospedale vicino ad Eindhoven, dove Ruben si era trasferito per studiare.

La musica era una sua grande passione, assieme allo sport e all’informatica. La magistratura locale ha aperto un’inchiesta, per accertare se a stroncare il 25enne modenese sia stato un malore, o se invece sia stato vittima di un incidente o di un’aggressione.

Ruben Biskupec - Foto Facebook
Ruben Biskupec – Foto Facebook

È stato soccorso al festival, poi è stato portato in ambulanza in ospedale, quindi il coma e il decesso. I genitori sono subito arrivati dall’Italia. La città di Modena è sconvolta per la morte del ragazzo, che era uno sportivo talentuoso. “Giocatore dalle doti atletiche non comuni, ragazzo straordinario fuori e dentro al campo”: lo ricorda così il Modena Rugby. C’era anche stato il football americano con i Modena Vipers, con i quali aveva festeggiato lo scudetto nel 2021.

Dopo la laurea in Informatica all’Unimore, Ruben Biskupec aveva accantonato lo sport per gli studi: era andato in Olanda per specializzarsi in cybersicurezza all’università di Einhoven, senza rinunciare ai momenti di relax. Adesso la famiglia cerca risposte per comprendere cosa sia accaduto nella notte di quel festival.

“Ora per noi è il momento del silenzio e del dolore – affermano i genitori del 25enne, Boris e Andrea dalle pagine de Il Resto del Carlino. – Esprimiamo però il nostro più profondo ringraziamento a tutti coloro che ci sono stati vicini in Olanda in questi giorni terribili. L’ospedale ci ha offerto il massimo che potessimo chiedere e i servizi sociali ci hanno sostenuto in ogni modo possibile“.

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