Crede che il compagno abbia ereditato molti soldi e lo uccide con l’antigelo

di Redazione


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Nel North Dakota, negli Stati Uniti d’America, una donna è stata accusata di avere avvelenato il suo compagno con il liquido antigelo mentre si stava recando a ritirare un assegno per una eredità da 30 milioni di dollari ma la sua famiglia sostiene che la coppia era stata truffata.

Il fatto

Steven Edward Riley Jr., 51 anni, si è ammalato mentre si stava dirigendo verso l’aeroporto di Minot il 3 settembre per ritirare la sorprendente somma.

La polizia ha riportato che la donna, Ina Thea Kenoyer, 47 anni, lo aveva avvelenato, causandone la morte due giorni dopo, un atto brutale che sarebbe stato motivato da “motivi economici”.

Riley aveva grandi progetti per i tanti soldi che stava per ricevere ma evidentemente non voleva che la consorte condividesse questa fortuna con lui e aveva intenzione di lasciarla.

Ma, secondo Ryan Riley, il figlio 21enne della vittima, la coppia era caduta inconsapevolmente vittima di una truffa online e non c’era alcun denaro da ritirare.

Secondo Ryan, suo padre aveva ricevuto un’email da una persona che sosteneva di essere l’avvocato di un “parente lontano” sconosciuto e aveva organizzato un incontro all’Aeroporto di Minot per convalidare l’assegno.

“Mio padre non aveva sospettato di nulla ma si era convinto di aver ereditato i soldi e che li avrebbe ricevuti quando il presunto avvocato sarebbe atterrato”, ha raccontato Ryan alla stampa locale.

“Aveva intenzione di acquistare acri di terra, dare a me e ai miei fratelli una parte di denaro e poi aprire la sua concessionaria di auto. Il presunto avvocato, però, non si è mai presentato. Era una truffa. Era uno sconosciuto che è riuscito a ingannare mio padre convincendo che quell’eredità fosse vera”.

Ryan ha aggiunto che anche Ina credeva che Riley, padre di cinque figli adulti, avrebbe ricevuto quella inattesa fortuna e, per questo motivo, lo ha ucciso: “Non erano troppo felici e mio padre voleva lasciarla da un po’ di tempo. Semplicemente non ha mai lavorato ed era una ‘parassita’. Era molto pigra e non faceva mai nulla”.

La polizia ha riferito di avere trovato nella casa della coppia una bottiglia contenente il liquido antigelo che sarebbe stato poi versato in una bottiglia di birra e in una tazza di plastica, trovate nel garage.

La donna è ora detenuta senza cauzione e si sta difendendo da sola, come indicano i documenti giudiziari. La prossima udienza è fissata per il 7 dicembre: rischia la condanna all’ergastolo.

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