Bonus Bebè 2014: come funzionerà e dove richiederlo

di francesca


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Come alcuni già sapranno, sono ormai diversi anni che lo Stato eroga varie forme di bonus per i bambini nati durante l’anno. .La funzione di tali misure è sia quella di incentivare le nascite, sia quella di sostenere le mamme (e i papà) con strumenti economici di sostegno. Ecco, dunque, che anche la nuova manovra finanziaria del governo, così come la precedente varata dal Ministro Fornero, prevede un nuovo Bonus Bebè. Ma di cosa si tratta?

Pare che nè il sito dell’Inps, nè quotidiani economici autorevoli  si siano ancora espressi in materia di Bonus Bebè 2014. Sta di fatto che la Legge di Stabilità ha previsto lo stanziamento di fondi per il supporto delle mamme che hanno partorito nel 2013 e partoriranno nel 2014.
In generale si tratterà di tre misure di sussidio:

La prima riguarderà l’erogazione di un bonus vero e proprio in denaro, inteso come contributo a consuntivo, per l’assunzione di una baby sitter o l’utilizzo di un asilo nido. Questo tipo di Bonus è quello formulato dalla Legge n. 92/2012 (Riforma Fornero) che prevede che le mamme lavoratrici che rinunciano al congedo parentale possono chiedere il “bonus bebè”, presentando la domanda all’Inps per via telematica. Nel 2014 e nel 2015 per favorire il rientro al lavoro dopo la maternità obbligatoria senza usufruire della facoltativa è stato stanziato un contributo da 300 euro al mese per pagare le spese dell’asilo nido o quelle sostenute per la baby-sitter. Se il bonus bebè viene richiesto per la baby-sitter, il contributo viene erogato tramite buoni lavoro, mentre se viene richiesto per la copertura del nido, il contributo viene erogato alla struttura direttamente dall’Inps, sempre che essa sia inclusa fra le strutture autorizzate dallo Stato. La Legge prevede che i benefici possano essere usufruiti negli 11 mesi successivi all’obbligatoria, per un massimo di 6 mesi. Il bonus è previsto in alternativa, e non in aggiunta, al congedo parentale, ma può essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale. La domanda deve essere presentata online all’Inps, accedendo al portale dell’Inps tramite PIN (Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito – Voucher o contributo per baby sitting e asili nido) o attraverso il supporto dei Caf. Per fare richiesta del contributo è necessaria presentare l’ISEE. Si può fare per i bambini nati dopo il 31 Gennaio 2013.

Al secondo punto c’è il Fondo Nuovi Nati. In questo caso si tratta di uno speciale tipo di prestito concesso solo ai neo-genitori con tassi di interesse più vantaggiosi del solito. Possono accedere al finanziamento ammissibile alla garanzia del Fondo gli esercenti la potestà genitoriale su bambini nati a adottati negli anni 2012, 2013 e 2014. In caso di esercizio della potestà su più di un minore può essere richiesto più di un finanziamento, mentre è ammesso un solo finanziamento per ogni bambino nato o adottato, anche in caso di potestà o affido condiviso. La domanda può essere presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo alla nascita o all’adozione. In questo caso, le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa si sono impegnati ad applicare ai finanziamenti garantiti dal Fondo un tasso annuo effettivo globale (TAEG) fisso, non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio (TEGM) sui prestiti personali, in vigore al momento in cui il prestito è concesso. Resta comunque facoltà degli istituti di credito l’erogazione del prestito, in quanto la presenza della garanzia del Fondo, permette un tasso agevolato ma non esonera le famiglie dall’obbligo di restituzione alle scadenze pattuite. Secondo un un emendamento del Governo alla Legge di stabilità, nel nuovo fondo per i nuovi nati 2014 istituito presso la Presidenza del Consiglio, confluiranno i circa 22 milioni di euro residui del precedente ‘Fondo di credito per i nuovi nati’.

Al terzo posto ci sono i Bonus Bebè regionali. E’ in questi giorni, al vaglio, nelle varie Regioni il dibattito sull’erogazione dei vari Bonus Bebè. Fatti salve le misure di cui sopra, infatti, ogni Regione può esprimersi in maniera indipendente sullo stanziamento o meno di fondi speciali per i bambini nati nel 2014. L’anno scorso, per esempio, la Regione Piemonte aveva previsto Bonus in pannolini ecologici. Ad ogni modo per conoscere i dettagli, Regione per Regione, bisogna andare sul sito della propria Regione di appartenza e controllare ciò che verrà deciso in merito, per il prossimo anno.

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