La bronchiolite nel neonato. Cosa sapere.

di francesca


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Cos’è la bronchiolite

La sua gravità dipende dall’età del bambino (è più pericolosa sotto i sei mesi e nei prematuri) e dall’esistenza di patologie pregresse (malformazioni cardiache o respiratorie, problemi immunitari).Si tratta di un’infezione che colpisce le ramificazioni più sottili dei bronchi, i bronchioli.
La bronchiolite nei neonati si può manifestare con sintomi respiratori particolarmente gravi a causa del fatto che i bronchioli sono particolarmente sottili e un’infezione può restringerne ulteriormente il lume, rendendo difficoltosa la respirazione.

I sintomi della bronchiolite

L’infezione inizia come un raffreddore, per poi aggravarsi dopo qualche giorno, e le febbre è assente o scarsa.
I sintomi della bronchiolite sono quelli, più generici, della difficoltà respiratoria, che ogni genitore dovrebbe conoscere:


  • tosse secca e stizzosa (se un neonato manifesta tosse, rivolgersi sempre al pediatra)

  • aumento della frequenza respiratoria (quante volte l’addome si distende e rilassa in un minuto: nel neonato la frequenza respiratoria non dovrebbe superare i 50, i 40 nel secondo anno di vita)

  • nel respirare, la zona sopra lo sterno, alla base del collo, e quella sotto lo sterno, nella parte alta dell’addome, si infossano vistosamente; anche le narici possono muoversi aprendosi e chiudendosi.

Tutti questi sono segni di sforzo nel respirare: per questo, il neonato potrebbe avere difficoltà a mantenere il respiro


  • avvicinando l’orecchio alla bocca del bambino, si può percepire un sibilo, soprattutto durante l’espirazione

  • le labbra, la pelle e le unghie diventano bluastre (sintomi di insufficiente ossigenazione): se la pelle diventa bluastra, è necessario un intervento medico urgente

  • difficoltà nel nutrirsi.

Le cause e la prevenzione

Nella grande maggioranza dei casi, il responsabile è un virus: il Virus Respiratorio Sinciziale, trasmesso al bambino da adulti infetti, nei quali il virus causa semplici sintomi influenzali.
Anche altri virus possono causare la bronchiolite nel neonato mentre un batterio, la Clamidia, può dare una forma particolarmente severa.Per prevenire la bronchiolite nei bambini è importante, dunque, evitare il contatto con adulti che inizino a manifestare sintomi influenzali e evitare luoghi chiusi e affollati. È utile anche non esporre il neonato al fumo passivo e a altre forme di inquinamento atmosferico, allattare al seno se possibile, evitare che familiari o conoscenti bacino sul viso il neonato, lavarsi spesso le mani.

Terapia della bronchiolite

In caso di lievi sintomi respiratori è utile umidificare gli ambienti, liberare le fosse nasali dal muco con soluzione fisiologica, far dormire il neonato sollevato e controllare che sia sempre idratato a sufficienza.Trattandosi, nella grandissima maggioranza dei casi, di infezione virale, non sono utili gli antibiotici ma, talvolta, il medico può ritenere utile somministrarli a scopo protettivo.
La terapia dipende dalla gravità e può prevedere aerosolterapia con cortisonici e broncodilatatori.
In alcuni casi è necessario il ricovero e, talvolta, la somministrazione di ossigeno e antivirali.

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