Vaccini obbligatori in Italia, tutto quello che bisogna sapere

di cinziaR


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Nuove regole per i vaccini obbligatori

I vaccini diventano obbligatori in Italia. Ora saranno  12 i vaccini obbligatori, che proteggono da altrettante malattie infettive. Come ha spiegato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Il decreto rende obbligatorie una serie di vaccini che finora erano stati semplicemente raccomandati. Tra questi ci sono vaccini importanti come contro il morbillo e la meningite che diventeranno obbligatori, attraverso modalità transitorie per consentire alle famiglie di adeguarsi gradualmente“.

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Nuovo piano vaccinale dei vaccini obbligatori

I 12 vaccini obbligatori per i bambini saranno somministrati in 4 punture da fare in una precisa tempistica. Le prime 6 vaccinazioni rese obbligatorie sono anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti Haemophilus influenza di tipo B, raggruppate in un unico vaccino esavalente che viene fatto dal 60esimo giorno di vita in 3 dosi: a 3, 5 e 11-12 mesi di vita. Diventa obbligatoria anche la vaccinazione anti-meningococcica B, che viene fatta a distanza di 15 giorni dall’esavalente in 4 dosi: a 3, 4, 6 e 12-15 mesi. Obbligatori, poi, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella, vaccinazioni somministrate con un unico vaccino quadrivalente in un’unica dose al 1esi3mo mese di vita, con un richiamo previsto a 5 anni di età. Infine, l’anti meningococcica C, che viene somministrata al 14esimo mese, con un richiamo tra gli 11 e i 18 anni.

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Procedura di vaccinazione e sanzioni per l’iscrizione a scuola

Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, la mancanza di certificati e di documentazione produrrà da parte della scuola sanzioni dalle dieci alle trenta volte superiori rispetto alle sanzioni già esistenti (si può arrivare a 7.000 euro). Ogni volta che un bambino in età dell’obbligo (0-16 anni) si iscriverà a scuola dovrà presentare un documento delle sue vaccinazioni e, se non le ha fatte o è in lista per farle, la sua famiglia avrà l’obbligo di provvedere entro un tempo stabilito. Se essa non provvederà o, al suo posto la scuola ometterà tale obbligo, si applicheranno laute sanzioni. Anche nella scuola dell’obbligo il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla ASL competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dal art. 328 c.p. Il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione è segnalato dalla ASL al Tribunale dei minorenni per la sospensione della potestà genitoriale.

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Vaccini obbligatori gratuiti

Le nuove vaccinazioni offerte gratuitamente come previsto dal Piano Vaccini 2017-2019 sono: l’anti Pneumococco e Zoster per gli anziani, l’anti Meningococco b, Rotavirus e Varicella per i più piccoli (primi due anni di vita e 5-6 anni di età), l’anti Papillomavirus anche per gli adolescenti maschi e il meningo-tetravalente, sempre per gli adolescenti. Tali vaccini si aggiungeranno a quelli già disponibili gratuitamente. Alcuni dei quali, a partire da quelli contro morbillo e rosolia, saranno considerati vaccini obbligatori per l’iscrizione scolastica dei bambini. Per alcuni vaccini viene estesa la fascia di età o il tipo di popolazione interessata, altri sono invece completamente nuovi e per altri ancora la gratuità viene estesa da alcune Regioni a tutto il territorio nazionale. Per queste vaccinazioni è prevista la gratuità del servizio perché rientra nella logica della prevenzione sanitaria di massa.

Precisamente, i soggetti che avranno diritto alla nuova linea delle vaccinazioni sono:

  • i nuovi nati (che dovranno fare oltre ai cicli di base anche gli eventuali richiami);
  • gli adolescenti
  • i soggetti di età pari o superiore a 65 anni
  • i soggetti a rischio di tutte le età.

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Entrata in vigore del nuovo piano vaccinale

Le misure del decreto entrano in vigore dal prossimo anno scolastico. L‘obbligo delle vaccinazioni per i bambini che si iscrivono al nido o alla scuola materna, previsto nel decreto approvato oggi in Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Beatrice Lorenzin, è già legge in Toscana e in Emilia Romagna. Un provvedimento analogo è stato approvato anche dal comune di Trieste e, in generale, dal Friuli Venezia Giulia. Presto si unirà anche la Lombardia: entro giugno saranno approvate le nuove regole per gli asili nido, che prevederanno anche l’obbligo per le strutture di richiedere i certificati vaccinali dei bimbi.

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