Domenica In, Scialpi si commuove ricordando la sua mamma: “Ero io suo marito”

di Redazione


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Tra gli ospiti di Domenica In, nella puntata del 15 ottobre, c’è stato anche Scialpi. Il cantante, nel corso di una intensa intervista, ha ripercorso tante tappe della sua vita personale e professionale, approfondendo anche il tema dei rapporti con i suoi cari.

“Mi sono fermato perché volevo emanciparmi. Emanciparsi significa imparare di più. Ho deciso di auto produrmi. Per auto prodursi in Italia c’è un sistema che non ti accetta molto. Oggi sì. Ma all’epoca le multinazionali mettevano un po’ da parte chi si auto produceva”. Giovanni Scialpi, questo il nome completo dell’artista, ha esordito così nel salotto televisivo di Mara Venier.

Scialpi a Domenica In
Scialpi a Domenica In

Sono stato messo un po’ da parte. Però ho imparato tantissimo. Come si produce, come si fanno i dischi… Sono stato penalizzato. Però le cose che ti tirano giù poi alla fine ti fanno risorgere”, ha anche aggiunto il cantante, oggi tornato in tv con “Tale e Quale Show“.

“Non mi è mai mancato l’amore dei miei genitori”

Dalla carriera alla vita privata, ha parlato in modo approfondito di alcune vicende molto personali, a partire dal rapporto con il padre, non sempre facile: “Lo colpevolizzavo in modo sbagliato. Faceva il poliziotto e per guadagnare qualcosa di più stava fuori due o tre mesi e tornava a casa solo il sabato pomeriggio per ripartire la domenica. Io non lo vedevo. E non vedendolo, poi, quando arrivava doveva pagare, perché io ero da solo. Mia mamma lavorava, mio papà non c’era. Io stavo con la nonna. (…) L’amore non mi è mancato dai miei genitori. Io però non l’avevo capito“.

Scialpi a Domenica In
Scialpi a Domenica In

Quel rapporto difficile con il padre, però, in ultimo è riuscito comunque a trovare la sua strada: “È successo quando a mio papà era rimasta una settimana di vita. Lo sapevamo entrambi. In quei momenti si cercano di esorcizzare le paure, le mancanze che ci sarebbero state per entrambi. Allora abbiamo trovato un gioco”, ha detto l’artista.

“Siccome lui stava perdendo le forze, io dicevo: ‘Dai, facciamo tipo braccio di ferro. Babbo, tu spingi da una parte, io spingo dall’altra e vediamo se vinco io o vinci tu‘. Ovviamente era una gara impari, perché lui non ce la faceva. Ma il fatto di riuscire a misurarsi, a mettere un po’ in bilanciamento queste due mani che si spostavano un po’ più verso di lui, poi un pochino di più verso di me, ha aperto il cuore a tutti e due. È stato quello il momento in cui ho ritrovato il mio papà”, ha raccontato Scialpi.

Il rapporto con la madre, invece, è sempre stato diverso: “C’è una cosa che non ho detto mai. In realtà il marito di mia mamma non era mio papà: ero io. Mio papà – siccome era Leone, una persona chiusa, non intraprendente, che non voleva uscire o divertirsi molto – lasciava mia mamma a casa. Invece io ero quello che ‘Vado a fare il concerto giù in Sicilia, vieni con me?’. Eravamo noi la coppia. Mio papà stava a casa a leggere il giornale. Io invece con la mamma ho avuto mille avventure, mille occasioni per stare insieme”.

Con la madre, Scialpi ha mantenuto un legame fortissimo fino all’ultimo, come ha spiegato a Domenica In: “Le sono stato vicino per dieci anni. Si è ammalata di Alzheimer e la malattia è durata dodici anni. All’inizio era facile starle vicino. La prendevo, la portavo a Roma con me, la mettevo sulla moto, con la nostra cagnolina, andavamo in spiaggia. Era tutto bello. Poi è ovvio che l’Alzheimer ha un decorso molto brutto… Di conseguenza le difficoltà aumentano di mese in mese. E quando sono aumentate non me la sono sentita di dire ‘La lascio, come un pacco, da qualche parte’ Sono rimasto al suo fianco”.

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