Ansia da cellulare, un male moderno che colpisce 9 persone su 10

Per noi è una cosa del tutto normale ritrovarsi in continuazione con il cellulare tra le mani, complice la necessità di rimanete in contatto con il mondo anche quando ci ritroviamo da soli nella saletta d’attesa del medico. La cosa riguarda in egual maniera giovanissimi e non e, secondo una recente ricerca statunitense, 9 cittadini su 10 soffrono della cosiddetta ansia da cellulare.

Siamo talmente abituati a controllare messaggi e chiamate, mail e notifiche, che sentiamo la vibrazione in tasca anche quando in realtà il telefono non vibra. Quante volte vi è capitato di sentire suonare il telefono, ma di sbagliarvi? Questa in breve è quella che gli esperti chiamano ansia da cellulare. Ad analizzare in fenomeno è uno studio condotto dal Georgia Istitute of Techonology, pubblicato sulla rivista scientifica Computers in Human Behaviour.

Da questo studio è risultato che quelli che percepiamo come vibrazioni del nostro smartphone in realtà sono piccoli e frequenti spasmi muscolari; non è un fenomeno poco comune, tutt’altro: secondo Robert Rosenberg, autore della ricerca, a soffrirne sono esattamente 9 persone su 10.

Secondo quanto spiegato dai ricercatori, questi piccoli cortocircuiti sono dovuti al normale funzionamento del cervello, che percepisce il cellulare in tasca come un normale prolungamento del corpo, un po’ come accade con gli occhiali o con le protesi, ma è ovviamente connesso a forme d’ansia e stress diffuse soprattutto tra i giovani, ma non soltanto tra loro.

In generale questi tipi di tecnologie, secondo questo studio, tendono a renderci più nervosi e stressati, per cui si attivano tutti quei meccanismi causati dalla nostra necessità di iperconnessione, che ci spingono a rispondere con ansia e nel minore tempo possibile a messaggi, chiamate e notifiche.

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