Dipendenza da Facebook: sintomi, test e cure

di francesca


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Non possiamo sapere se Mark Zuckerberg, l’ideatore di Facebook, l’avesse previsto oppure no però la sua invenzione ha dato avvio ad una vera e propria malattia dell’era moderna: la dipendenza da Facebook ed in generale la dipendenza dai social network.

La diffusione di Facebook fra tutte le fasce di età ed in tutto in mondo ha fatto sì che diventasse un fenomeno di costume dalle incredibili potenzialità. Noi assolutamente non vogliamo demonizzarlo, perché l’avvento dei social network è stata senz’altro una delle rivoluzioni informatiche più importanti degli ultimi anni. Tuttavia, come succede per ogni cosa, il troppo stroppia. E così avviene anche per Facebook, soprattutto fra i giovanissimi che sempre più spesso tendono a sviluppare una pericolosa dipendenza dal web. Cerchiamo allora di capire meglio il problema ed i suoi sintomi per poter eventualmente agire in tempo con una terapia appropriata.

I sintomi della dipendenza da Facebook si dividono in tre categorie: quelli psicologici, quelli di relazione e quelli fisici, che si sviluppano soprattutto nei casi più gravi.

  • Come tutte le dipendenze, anche quella da social network, può manifestare sintomi psicologici come insonnia, sbalzi di umore, crisi di ansia e veri e propri attacchi di panico nei casi in cui sia impossibile collegarsi ad internet. Inoltre i soggetti coinvolti possono manifestare manie di onnipotenza, perché sul web sembra possibile avere il controllo di tutto, cosa che invece non succede nella vita reale. Possono manifestarsi anche crisi di identità, perché sempre più spesso nel mondo di Facebook si è diffusa la mania di assumere identità diverse dalla propria o comunque la tendenza a cercare di apparire in modo differente da come si è realmente.
  • Inevitabili sono anche i sintomi che si manifestano nella vita di relazione: un uso esagerato dei social network può portare all’incapacità di avere rapporti umani nella vita reale. Non si riesce più a partecipare attivamente ad una conversazione, a comunicare attraverso i gesti e a trasmettere le proprie emozioni. Inoltre spesso si sviluppa una curiosità morbosa verso la vita delle altre persone che si manifesta andando a spiare in modo ossessivo profili e fotografie di amici, conoscenti e a volte persino di estranei.
  • Passare molto tempo davanti al computer purtroppo non è salutare e può creare problemi fisici anche importanti dovuti alla postura scorretta e all’affaticamento della vista. Ecco perché, nei casi più gravi di dipendenza da Facebook, quelli in cui la persona passa la maggior parte della giornata davanti al computer, possono apparire sintomi come mal di schiena, cervicale, mal di testa, abbassamento della vista e problemi alle articolazioni del polso come il tunnel carpale.

Esistono dei veri e propri test per valutare la dipendenza dal web e dai social network. Innanzi tutto occorre considerare quanto tempo si passa davanti al computer, starci per molte ore al giorno è sicuramente un segno negativo. Tuttavia va valutata anche la qualità del tempo che si passa su Facebook. I social network sono un ottimo strumento per mantenere i contatti con gli amici, magari con quelli che sono lontani. Tuttavia l’uso di Facebook diventa patologico quando viene utilizzato per spiare la gente o anche per mettere in piazza ogni avvenimento della propria vita rinunciando, in modo esibizionistico, a qualsiasi aspetto della propria privacy.

Se pensate di soffrire anche voi di dipendenza da Facebook non abbiate paura: esservene accorti è già un primo passo per guarire! Le cure per risolvere le dipendenze più lievi posso essere fatte da voi stesse, soltanto con un po’ di buona volontà: riducete gradualmente il tempo passato al computer cercando di uscire con amici veri, di fare sport e di appassionarvi a nuovi hobby creativi e stimolanti. Nelle dipendenze più gravi tuttavia le cure richiedono l’intervento di uno psicologo o di un medico: sono nati dei veri e propri centri di terapia di gruppo che aiutano i pazienti nel loro percorso riabilitativo per cercare di impossessarsi nuovamente della vita vera.

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