Tecnostress: i sintomi, i rischi e i consigli utili per combattere lo stress informatico

di Danila


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E’ una nuova tipologia di stress che continua a diffondersi a macchia d’olio e che colpisce soprattutto i più giovani, ma in generale tutti i lavoratori “tecnologici” o chi comunque passa molto tempo davanti a computer, tablet o smartphone. Insomma, conti alla mano, è un problema che potrebbe riguardare un po’ tutti noi che ormai tendiamo a gestire totalmente la nostra vita tramite questi dispositivi di ultima generazione. Dal 2007, dopo una sentenza della procura di Torino, il tecnostress è stato riconosciuto come una vera e propria malattia professionale e successivamente anche come un rischio serio per la salute della maggior parte dei lavoratori.

Sintomi del tecnostress

I sintomi possono essere i più svariati ma sono facilmente riconoscibili e individuabili, anche se molto spesso vengono presi sottogamba. Più in generale i soggetti colpiti da tecnostress soffrono spesso di ansia, gastrite, attacchi di panico, bruciore allo stomaco, mal di testa e mal di schiena, dolore cervicale e presentano frequentemente stanchezza, nervosismo e irritabilità immotivata. A questi sintomi si aggiungono anche insonnia, calo ella concentrazione, depressione e dermatiti. Tutti sintomi che possono rivelarsi rischiosi per la nostra salute.

Rimedi

Insomma, tutta colpa di questa necessità che ci spinge all’iperconnessione, che va ben oltre il lavoro, tanto è vero che dopo l’ufficio tendiamo a rimanere connessi su internet anche per svago, utilizzando lo smartphone fino a tarda notte. Un problema che riguarda l’ultimo decennio e che di fatto più passano gli anni e più peggiora, influendo negativamente sul nostro stato di salute. Come correre ai ripari? Cercando soprattutto di imporsi qualche regola e controbilanciando tali circostanze con sport, passeggiate all’aperto e altre attività rilassanti che tendono ad apportare benessere al nostro organismo.

In generale, tutto quello che tende a rilassarci non può che aiutarci a combattere il tecnostress, quindi anche esercizi di respirazione diaframmatica, riflessologia plantare, yoga ma anche un classico massaggio antistress. Insomma, non sottovalutate troppo l’iperconnessione che condiziona le nostre vite!

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