Consumare grassi e limitare il consumo di zuccheri: ecco i principi base della dieta chetogenica. Scopri i menu da testare nell'arco di una settimana.
Intolleranze alimentari: quali sono le più comuni?
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Per qualcuno si tratta solo di una moda del momento, per altri sono veri e propri disturbi che si possono prevenire e controllare, ma quello che è certo è che le intolleranze alimentari sono oggi molto diffuse all’interno della popolazione. Sono, infatti, moltissime le persone che riscontrano un’avversione ad un cibo e disturbi legati alla sua assunzione ma, manifestando reazioni spesso meno severe e graduali rispetto alle allergie alimentari, non è sempre facile riconoscere le intolleranze alimentari. I sintomi possono essere i più svariati, andando da nausea e dolori addominali a cattiva digestione e flatulenza, passando per prurito e gonfiore. Ma quali sono le intolleranze alimentari più comuni? Scopriamolo insieme!
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Intolleranza al lattosio
Una delle più comuni intolleranze alimentari è quella al lattosio, ovvero allo zucchero contenuto nel latte. Chi è intollerante al lattosio presenta una carenza di lattasi, l’enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte permettendone la corretta digestione. In questi soggetti, il lattosio non viene quindi scomposto e raggiunge direttamente l’intestino crasso, dove avviene la fermentazione da parte dei batteri. I sintomi dell’intolleranza al lattosio sono dolori intestinali, diarrea frequente, eccessiva flatulenza e difficoltà digestiva. Esiste anche l’intolleranza alle proteine del latte, frequenti soprattutto nei bambini, dove l’eliminazione del lattosio non serve per stare meglio.
Alimenti da evitare: latte vaccino, latte di capra, di pecora e di bufala, formaggi, gelati, panna e tutti i dolci che contengono burro, latte o derivati, biscotti, creme, salse, sughi e insaccati contenenti latte.
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Intolleranza al glutine
Anche l’intolleranza al glutine è una delle più frequenti e sempre più in aumento. Il glutine è una proteina presente nel grano. Le ultime scoperte scientifiche hanno chiarito che le intolleranze al glutine sono molteplici e si distinguono in: celiachia, sensibilità al glutine non celiaca e allergia al frumento. È importante distinguere tra questi disturbi perché, pur avendo spesso sintomi simili, si tratta di problemi differenti tra loro. Quello più grave è sicuramente la celiachia, che consiste in un’infiammazione cronica dell’intestino tenue e comporta una disfunzione intestinale permanente nei soggetti geneticamente predisposti. Nei soggetti intolleranti al glutine, invece, l’assunzione della sostanza provoca principalmente gonfiore addominale, nausea, diarrea, afte e stanchezza e può essere curata solo con una dieta priva di glutine.
Alimenti da evitare: cereali contenenti glutine come orzo, avena, farro, frumento, pasta e ogni tipo di dolce contenente farina di grano, pizza, focaccia, birra, cibi già pronti e insaccati contenenti glutine.
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Intolleranza ai lieviti
I lieviti di birra o di pane utilizzati in cucina per consentire ai prodotti a base di farina, definiti “lievitati”, di incorporare aria e di diventare soffici vengono spesso mal assorbiti dall’intestino in alcuni soggetti, provocando un’intolleranza ai lieviti. Infatti, i lieviti sono dei funghi in grado di attivare la fermentazione degli zuccheri, una reazione naturale che viene utilizzata per la produzione di pane e di prodotti da forno e per la realizzazione di bevande alcoliche, come vino e birra. Nei soggetti intolleranti ai lieviti, l’intestino tende a gonfiarsi e a non metabolizzare i principi nutritivi, riscontrando disturbi gastrointestinali, episodi di diarrea, eruzioni cutanee e candida.
Alimenti da evitare: pane, pizza, focaccia, brioches, torte, pasticcini, formaggi fermentati, vino, birra, sidro, salsa di soia e funghi.
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Intolleranza alle uova
L’intolleranza alle uova è piuttosto comune tra i bambini, tanto che i pediatri consigliano di introdurre questo alimento nella fase di svezzamento solo dopo i 9- 10 mesi. L’intolleranza può essere scatenata dall’albume (risulta essere la parte maggiormente responsabile dell’allergenicità), dal tuorlo o dall’uovo intero. I sintomi più comuni dell’intolleranza all’uovo sono crampi addominali, gonfiori, disturbi digestivi, eczemi, dermatiti e afte.
Alimenti da evitare: tutti i cibi preparati con le uova, come maionese, pasta all’uovo, torte salate, prodotti precotti o cibi confezionati di gastronomia che contengono impanature e ripieni, torte, budini e creme industriali.
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