Quando iniziano i ricordi nei bambini? 5 cose da sapere

di cinziaR


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I genitori, guardando i loro figli, si chiedono sin dal primo giorno di vita se quel determinato evento sarà da loro ricordato. Ebbene, la stessa domanda se la pongono anche gli scienziati di tutto il mondo, giungendo a darci risposte scientifiche sempre più accreditate. Molta strada, però, deve essere ancora fatta sullo studio del cervello e della memoria umana. Ecco cosa sapere sull’argomento e, in particolare, su quando iniziano i ricordi nei bambini.

  1. A livello neurobiologico, si potrebbe dire che gli esseri umani possano ricordare tutto e da sempre. La prima cosa da sapere sui ricordi dei bambini è che c’è differenza tra avere immagazzinato da qualche parte nella mente un ricordo e nel riuscire poi ad evocarlo. Molte cose, come noto, finiscono nel così detto “dimenticatoio” e chissà se poi realmente vanno perdute. Questo la scienza non è ancora in grado di saperlo.
  2. A livello scientifico, si è visto che il cervello si rigenera, “sganciando” così la zavorra dei ricordi. Questo potrebbe voler dire che i ricordi, sebbene si formino da subito, poi vengano abbandonati perchè ritenuti inutili dal cervello stesso. Quindi non sappiamo se certi ricordi non si siano proprio formati o siano stati abbandonati.
  3. Quello che è certo è che, ad oggi, la teoria secondo cui i ricordi si formerebbero a partire dai 3 anni è stata abbondantemente abbandonata, tendendo a credere e ad avere sperimentato che i ricordi si formano, a seconda dell’età del bambino, in maniera differente. Dai 4 anni in poi, in effetti, il bambino risulta maggiormente in grado di ricordare lucidamente, senza sfocature o accavallamenti, anche nel controllo incrociato con i ricordi dei genitori. Alcuni bambini però ricordano tante cose accadute attorno a 2 anni.
  4. I ricordi possono più o meno essere fissati nella memoria del bambino allorquando un determinato evento venga discusso e rielaborato nei dialoghi con i genitori. I nuovi studi dimostrerebbero in particolare che è possibile risalire a ricordi formati a 2 anni di vita, ma a patto che ci sia stato un contesto tale da conservare gli eventi nella memoria infantile.
  5. Addirittura, uno studio dell’università canadese ha dimostrato come l’età in cui si formano i ricordi nei bambini cambierebbe da cultura a cultura e non sarebbe legata ad eventi traumatici, come si credeva prima, se non in piccolissima parte. Ciò che fa invece la differenza è che il bambino sia stato supportato da un ambiente stimolante  nel conservare i ricordi che immagazzina. La cosa più importante da questo punto di vista pare proprio essere il dialogo e il ricordare insieme agli altri, specie in mancanza di produzione verbale autonoma, determinati eventi, fatti ed emozioni.

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