Fumare in gravidanza: perchè é meglio smettere

di francesca


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Solo il 47% delle fumatrici riesce a smettere di fumare in gravidanza, la maggior parte delle altre riduce semplicemente il numero giornaliero di sigarette e un 7% continua a fumare come prima.
Forse, conoscere nello specifico quali sono i possibili danni, fornirebbe una motivazione più forte alle future mamme (e papà) aiutandole a cogliere l’occasione della gravidanza per eliminare questa poco salutare abitudine.

Vediamo insieme quali sono gli effetti del fumo prima, durante e dopo la gravidanza.
Diminuzione della fertilità
Il fumo di sigaretta riduce notevolmente (30-40%) la probabilità di restare incinte. L’effetto è ancora maggiore nelle donne la cui madre è stata, a sua volta, fumatrice (probabilità ridotta del 50%).
In pratica, la nicotina riduce la contrattilità tubarica, ostacolando l’incontro della cellula uovo con lo spermatozoo. Fumare provoca, inoltre, scompensi ormonali che rendono la mucosa uterina meno adatta all’impianto dell’embrione. Le modificazioni ormonali rendono, inoltre, di circa due anni più precoce la menopausa.
Nell’uomo il fumo può provocare disfunzione erettile, alterazioni della densità dello sperma e della motilità degli spermatozoi e, in entrambi i partner, le sostanza mutagene contenute nel fumo di sigaretta sono causa di danni al DNA dei gameti.
Aumento del rischio di aborto
Un maggiore rischio di aborto spontaneo è associato oltre che al fumare in gravidanza, anche al fumo passivo e al fumo pre-gravidanza (il rischio cresce proporzionalmente con il numero di sigarette fumate).
Scarsa crescita e parto prematuro
Il rischio di parto prematuro in una fumatrice che fumi 10 sigarette al giorno aumenta del 70%. Al di sotto delle 10 sigarette, il rischio aumenta comunque del 40%.
La nicotina provoca una diminuzione dell’irrorazione sanguigna di utero e placenta e, di conseguenza, un minore apporto di sostanze nutritive al feto. Questo causa una ridotta crescita del bambino che, infatti, mediamente alla nascita ha un peso inferiore di 200 grammi rispetto a quelli partoriti da madri non fumatrici.
Effetti sul sistema nervoso
Il monossido di carbonio riduce la quantità di ossigeno che può legarsi ai globuli rossi, causando un minore apporto di ossigeno anche al feto. Questo può causare danni al sistema nervoso, le cui cellule sono molto sensibili alla carenza di ossigeno.
Inoltre, la nicotina, essendo una sostanza che si lega ai recettori (le molecole tramite cui agiscono i neurotrasmettitori) presenti su alcuni neuroni, può modificare lo sviluppo del sistema nervoso alterando numero e composizione dei recettori e i collegamenti fra le cellule.
I figli di donne fumatrici possono mostrare iperattività, deficit dell’attenzione e minori capacità intellettive.
Effetti sul sistema respiratorio
Il fumo, sia attivo che passivo, aumenta la frequenza di patologie del sistema respiratorio e di asma nei bambini.
Rischio di SIDS
Le cause della SIDS (la morte improvvisa del neonato) sono ancora in gran parte sconosciute ma si conoscono bene i fattori che ne aumentano il rischio e, fra gli altri, c’è l’esposizione al fumo sia durante la gravidanza che dopo la nascita.
Sostanze cancerogene
È stata dimostrata la presenza nel sangue fetale di alcune sostanze cancerogene inalate dalla madre fumatrice o anche solo esposta al fumo passivo. L’esposizione a queste sostanze può causare danni anche a lungo termine.
Conseguenze sull’allattamento
Il fumo causa alterazioni ormonali che hanno, come conseguenza, una ridotta produzione di latte. Inoltre, le sostanze nocive contenute nel fumo di sigaretta (anche passivo), sono presenti nel latte materno.

Da quanto detto, risulta evidente che non solo è importante che la madre smetta di fumare, o comunque riduca molto il numero delle sigarette, ma anche le persone che vivono vicino alla gestante, e poi alla neomamma e al neonato, dovrebbero evitare di fumare, almeno in loro presenza.
La mancata collaborazione dei compagni è una delle cause per cui alcune donne non riescono a smettere di fumare o riprendono dopo la gravidanza.

Foto da:
topnews.in
sheknows.com
quitguide.com

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