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Bonus Bebè 2011-2012: a chi bisogna rivolgersi e a quanto ammonta?
Sotto il nome di Bonus Bebè vengono raggruppati una serie di interventi economici alle neo-famiglia di diversa natura e che hanno il comune una sola costante: la nascita di un nuovo bambino. Di fronte a tale certezza, infatti, il resto pare non essere affatto certo poichè le notizie sul cosiddetto Bonus bebè 2012 continuano a riguardare diverse possibilità e ad essere modificate continuamente. Vediamo dunque in dettaglio cosa s’intende per Bonus Bebè 2012:
Una prima forma di bonus riguarda un sussidio, generalmente, concesso a famiglie che abbiano avuto uno o più bambini nel corso di tutto il 2011. (Chi ha avuto o avrà un bambino nel corso del 2012 deve fare riferimento al prossimo Bonus Bebè se verrà concesso). Secondo la tradizione del bonus bebè che va avanti sin dal 2004, una famiglia deve fare domanda all’ente di competenza del proprio Comune, quale l’Asl, i Servizi Sociali o anche l’INPS per richiedere tale sussidio che si aggira intorno ai 500 € per bambino nato o adottato. In genere, lo stanziamento di tale denaro, variabile di Regione in Regione, avviene in seguito alla presentazione del modello ISEE che può essere a sua volta richiesto a:
- all’ente che fornisce la prestazione sociale agevolata
- al Comune
- ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF)
- all’Inps in via telematica, collegandosi al sito Internet www.inps,it, nella sezione “Servizi On-Line”
- alla sede Inps competente per territorio
Il Bonus bebè 2012 come gli altri, pertanto, va richiesto in funzione della nascita o dell’adozione di un bambino rivolgendosi a un CAF o ad un Patronato, certificando il proprio reddito tramite l’ISEE. Solo tale ente può davvero dare delucidazioni in merito alle possibilità reali di ottenere una qualsiasi forma di Bonus Bebè.
Esistono poi (e per fortuna) una serie di ulteriori declinazioni del Bonus Bebè con diversa valenza regionale e/o di finanziamento bancario. In particolare, prende il nome di Bonus Bebè anche il così detto Fondo Nuovi Nati che consiste in un prestito a tasso agevolatissimo a coloro che abbiano avuto un bambino nell’anno 2011, di 5000 €. In questo caso, non ci sarebbe un limite di reddito necessario per richiedere questo tipo di finanziamento a tasso agevolato, ma la quota richiesta e ottenuta andrebbe restituita in rate proporzionali e variabili da 20 a 100 € al mese.
Al momento, diverse Regioni o Comuni, invece, stanno stanziando nel corso del 2012 differenti forme di Bonus Bebè sia per i nati nel 2011, sia per i nati nel 2012 e che vanno da Voucher a un rifornimento di pannolini ecologici. La Regione Piemonte, per esempio, ha messo a disposizione delle neo-famiglie un bonus di 250 € da spendere in farmacie e farma-sanitarie a fronte di un limite di reddito di 38.000 €.
Anche la Regione Lazio sta ancora accettando e considerando la possibilità di aiutare le famiglie che hanno avuto bimbi piccoli nel corso del 2011. Conviene informarsi!
Sebbene, perciò, la notizia ufficiale (ma non assoluta) è che il Bonus Bebè (in concomitanza con la vecchia tradizione) sia da riferirsi ai nati o adottati del 2011, abbia scadenza al 31/1/2012 e si aggiri su una quota di 500 € a fronte di un ISEE variabile di Regione in Regione, la notizia più veritiera è che il Bonus Bebè riguarda varie normative e diversi enti e che, perciò, vale la pena chiedere maggiori dettagli presso il proprio Comune o presso un CAF e Patronato di riferimento.
A ciò va aggiunto che la procedura burocratica per l’ottenimento di questi sussidi è spesso scoraggiante e richiede la produzione di vari documenti magari difficili da ottenere in tempi brevi. Per questo motivo, spesso, come nel caso del 2009, i termini di presentazione delle domande possono essere riaperti o prorogati se si verificano alcune situazioni di disagio particolare. Il nostro consiglio è che, chi avrà un figlio nel 2012 stia in campana sin da subito per i prossimi sussidi se ce ne saranno.
Ulteriori Fonti: http://www.bonusbebe.info/
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