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Alimentazione dei bambini: come e quando introdurre le spezie
Quello dello svezzamento dei bambini è sempre un argomento delicato perché porta allo scontro tra differenti punti di vista medici, a cui si aggiungono le opinioni delle mamme. Quando si parla di alimentazione dei bambini bisogna tenere conto sia delle indicazioni del pediatra sia delle abitudini e dei gusti del piccoli: questa è la fase in cui cominciamo ad insaporire un po’ di più gli alimenti per farli apprezzare ai piccoli, dunque, volendo evitare il sale, vediamo in che modo e quando introdurre le spezie nell’alimentazione del bambino.
Secondo alcuni pediatri è bene aspettare il secondo anno di vita, secondo altri possono essere inserite già durante la fase dell’autosvezzamento, puntando ovviamente sul gusto e sul profumo delle erbe aromatiche ed evitando tutte le spezie piccanti o che in qualche modo possono irritate l’intestino. In realtà non è una cattiva idea sostituire il sale con aromi e spezie, anche nel caso di bambini più grandi; inoltre i piatti risultano più saporiti e vengono apprezzati maggiormente dai piccoli.
In più, se durante l’allattamento la mamma mangia spezie è più probabile che il bambino riconosca questi sapori e li apprezzi proprio perché li percepisce come familiari: basterà introdurre progressivamente, una alla volta, tutti gli aromi e le spezie consentite. Si può cominciare fin dallo svezzamento con curcuma, semi di cumino e finocchio che possono rendere più gustose i passati di verdure. Da evitare invece pepe, pereroncino, senape e tutte le spezie piccanti. Sarebbe anche il caso di utilizzare, possibilmente, erbe aromatiche di agricoltura biologica, in modo tale da avere la certezza che le proprietà organolettiche non siano state manipolate o alterate. Nel caso in cui sia evidente che il bambino non gradisce il sapore di una determinata spezia, infine, è inutile insistere: piuttosto meglio sostituirla con qualcosa di diverso.
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